Bergamo, l’hub apre dentro l’università. Pronti 44 box per centomila residenti

Anche l’Università degli Studi di Bergamo scende in campo per fronteggiare la pandemia

Le operazioni a Dalmine partono con gli over 80

Le operazioni a Dalmine partono con gli over 80

Dalmine (Bergamo) - Anche l’Università degli Studi di Bergamo scende in campo per fronteggiare la pandemia. Ieri mattina è infatti partita la campagna vaccinale all’hub di Dalmine, cioè il Centro sportivo universitario: 44 box allestiti nelle due palestre e quattro linee attive che andranno ad aumentare nei prossimi giorni. In questa prima settimana saranno vaccinati gli over 80 e gli iscritti all’ordine delle professioni sanitarie (orario: dalle 8,30 alle 16,30). L’assistenza logistica sarà fornita da 25 volontari della Protezione civile di Dalmine-Zingonia, al servizio di 11 Comuni bergamaschi (Azzano San Paolo, Boltiere, Dalmine, Grassobbio, Lallio, Levate, Orio al serio, Osio Sotto, Stezzano, Verdello, Zanica) e dei loro 100mila residenti. Persone che in un anno hanno macinato chilometri e chilometri sulle strade, consegnato migliaia di dispositivi di protezione e sono stati un supporto indispensabile ai Comuni e ai cittadini nelle settimane di lockdown. 

In 12 mesi sono stati oltre 23mila i chilometri percorsi, 200mila le mascherine distribuite per conto di Regione Lombardia e del Dipartimento di Protezione civile, 80 le giornate dedicate alla consegna di spesa, medicinali, pasti pronti e laptot per la didattica a distanza, 697 le attivazioni formali di Protezione civile emesse da Regione Lombardia, 120 i controlli del territorio in filodiffusione, 150 le spese consegnate a soggetti positivi o in quarantena (a cui si aggiungono i 2mila litri di polichina e i mille litri di ipoclorito consegnati a tutti i Gruppi di protezione civile della Bergamasca), per un totale di 3.400 ore di attività. Mancano, però, volontari. Per questo la Protezione civile lancia un appello. Spiega Aniello Amatruda, responsabile della Protezione civile Dalmine-Zingonia e comandante della polizia locale di Dalmine: "Per chi ha del tempo libero da mettere a disposizione e vuol fare qualcosa di concreto per gli altri, la Protezione civile è un’ottima opportunità. È un’esperienza legata alla cura del territorio in cui si vive, e abbiamo visto nell’ultimo anno quanto sia stata importante e lo sia tutt’ora, anche per le persone che lo abitano".