Grumello, imprenditore assassinato in casa. Spunta la pista della lite per soldi

Oggi avrebbe ceduto l’azienda. Cassetti rovesciati ma l’ipotesi del furto potrebbe non reggere

Anselmo Campa

Anselmo Campa

I carabinieri del Comando provinciale e della scientifica di Bergamo ieri sono tornati nell’appartamento di Anselmo Campa, al terzo piano della vecchia palazzina anni Sessanta di via Nembrini 56 a Grumello del Monte, dove tutti si conoscono. L’Arma, da quando mercoledì in serata il corpo dell’imprenditore bergamasco è stato trovato da quattro amici tra cui un ex carabiniere, sta indagando su ogni traccia disponibile. Gli investigatori nelle scorse ore hanno sentito amici, vicini e conoscenti per cercare di fare chiarezza sulla vicenda e per capire se qualcuno possa avere visto l’assassino.

L’ipotesi di lavoro iniziale era quella di un ladro colto sul fatto da Campa che avrebbe reagito con violenza. Campa, che era originario di Cividino di Castelli Calepio, sempre nella Bergamasca, si era sposato e separato due volte, l’ultima con Sara: una donna un po’ più giovane di lui da cui ha avuto due figlie di 21 e 13 anni, a cui era molto legato. Il suo secondo matrimonio è finito circa un anno fa. Ora l’uomo viveva solo nell’appartamento dove è morto. Il suo corpo, quando sono arrivati gli investigatori, si trovava poco distante dalla porta di ingresso, che era chiusa ma non a chiave. La vittima non aveva la giacca. Questo particolare indurrebbe a pensare che l’uomo quando è stato ucciso non stava rientrando ma ricevendo la visita di qualcuno.

I militari e la Procura di Bergamo stanno cercando di capire, anche con l’aiuto degli amici, degli abitanti della palazzina e congiunti, se siano spariti degli oggetti, anche perché la casa era molto in disordine e i cassetti sono stati rovesciati e svuotati. Cosa cercava chi ha messo tutto a soqquadro? Oggetti? Documenti? Potrebbe però essere soltanto la simulazione di un tentativo di rapina.

Quella del furto trasformatosi in rapina e poi omicidio non è l’unica ipotesi presa in esame, perché ieri Campa avrebbe dovuto firmare la cessione della sua azienda, la Ttg di Cologne, dove comunque non lavorava da tempo, preferendo godersi il riposo e trascorrendo il tempo libero al Circolo del paese, dove faceva anche volontariato e dove aveva, per esempio, costruito il campo da bocce. L’uomo potrebbe avere avuto una discussine per motivi economici. Oppure potrebbe avere litigato con qualcuno per motivi sentimentali o famigliari. Di per certo non andava molto d’accordo con la sorella e il cognato, anche loro titolari della Ttg e non aveva un rapporto sereno con la ex e il suo nuovo compagno, molto più giovane di lei. A dare elementi utili all’inchiesta, intanto, potrebbero essere le telecamere di videosorveglianza installate nella zona.

Al primo piano della palazzina ieri se ne vedeva una. Se fosse stata accesa nel giorno dell’omicidio, forse potrebbe aiutare a capire che cosa è accaduto. Intanto le comunità di Grumello del Monte, Cividino, Cividino, Cologne e Palazzolo sull’Oglio, dove si trovava prima l’azienda di Campa, sono in lutto. In molti ricordano quell’uomo dal sorriso aperto e disponibile alle chiacchiere. Se nel Bresciano non si vedeva da tempo, Campa era di casa sia a Grumello sia nel paese natale, dove con servava amicizie e affetti. A ritrovarlo, del resto, non sono stati parenti e familiari stretti, ma gli amici che lo aspettavano al bar.