Gli agricoltori: perso il 40% dei raccolti

Un’estate da dimenticare per l’agricoltura lombarda dove, per effetto della carenza d’acqua, si stimano perdite del 40% nei raccolti. "La gravissima emergenza idrica, legata alla drammatica assenza di piogge, ha portato in alcuni casi addirittura all’impossibilità di raccolta dei prodotti per le aziende agricole, considerato che in alcune zone della regione già nella terza settimana di luglio è stata interrotta la fornitura idrica", sottolinea il presidente della Copagri Lombardia Roberto Cavaliere in una lettera inviata al presidente della Regione Attilio Fontana e agli assessori regionali all’agricoltura Fabio Rolfi e agli Enti Locali Massimo Sertori. "Pur apprezzando i notevoli sforzi messi in atto dalla Regione per attenuare l’impatto di tale criticità sulle spalle dei produttori agricoli, riteniamo prioritario un intervento urgente e straordinario della Regione che vada a sgravare le aziende agricole dal pagamento dei costi dell’acqua di irrigazione – spiega Cavaliere –. In molti casi gli agricoltori hanno dovuto acquistare a prezzi più che raddoppiati acqua da altre fonti di provenienza". Per l’associazione di categoria, ora è necessario lavorare per accordare una moratoria e un annullamento dei pagamenti dei costi dell’acqua e contestualmente sostenere finanziariamente i Consorzi di Bonifica.

Secondo il programma europeo di osservazione della Terra Copernicus, quella del 2022 è stata la siccità peggiore degli ultimi 500 anni a livello europeo. Gli effetti sono destinati a perdurare: Arpa Lombardia evidenzia che il totale attuale delle riserve idriche su scala regionale risulta essere inferiore alla media del 57% ed inferiore al minimo del 47%, con l’equivalente idrico della neve esaurito da oltre un mese e con i laghi e gli invasi ai minimi del periodo di riferimento. F.P.