Giro di vite, nei parchi non si fuma

Treviglio, multe salate a chi accende la sigaretta. "Tuteliamo innanzitutto la salute dei bambini"

Migration

Treviglio come Milano. È un vero e proprio pugno duro contro il fumo, quello adottato dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Juri Imeri: una multa da 50 a 500 euro per chi viene pizzicato ad accendersi una sigaretta nei parchi pubblici della capitale della Bassa Bergamasca. L’ordinanza entrerà in vigore in primavera, con l’obiettivo di rendere più salubre l’aria dei luoghi di gioco frequentati normalmente dai bambini.

La novità, di cui si parla in realtà da diversi mesi, è stata ufficializzata in occasione della presentazione del report annuale sull’attività della Polizia locale. Il divieto di fumo nei parchi pubblici era del resto parte del programma di mandato dell’Amministrazione di Imeri già da prima dell’ultima tornata elettorale. "Stiamo preparando la cartellonistica e un’importante campagna informativa affinché, a partire dalla prossima primavera, ci sia massima attenzione a quella che è una pessima abitudine – spiega il sindaco – L’ordinanza ha lo scopo di sensibilizzare, perché molte volte chi fuma non si rende nemmeno conto della presenza di bambini nelle vicinanze".

Non solo. I mozziconi abbandonati a terra ogni anno sono migliaia, come nei mesi scorsi avevano avuto anche modo di constatare i volontari che a ottobre presero parte a “Treviglio pulita“, un’iniziativa della Pro loco che aveva come obiettivo la raccolta dei rifiuti abbandonati nelle aree verdi della città. Il pugno duro dell’Amministrazione comunale contro il fumo nei parchi pubblici è stato accolto con soddisfazione dalla popolazione.

"Era ora – esulta una mamma con i due bambini piccoli al seguito – La trovo un’ordinanza giusta. Nei giardini pubblici sono tantissimi i bambini e bisogna tener conto della loro salute". "Il sindaco – sottolinea un’altra mamma – ha colto nel segno, è stato bravissimo ad affrontare un problema serio: molte volte il fumatore non si rende conto del danno che può provocare se si accende una sigaretta vicino a un ragazzino. Molte volte sono gli stessi genitori dei bambini che li accompagnano al parco e poi trascorrono l’attesa fumando". Michele Andreucci