Gioco d'azzardo, a Bergamo la lotta si fa dura

Patto tra Ats e banche per contrastare le ludopatie

I firmatari nella sede di UbiBanca

I firmatari nella sede di UbiBanca

Bergamo, 22 giugno 2018 - In provincia di Bergamo si spendono oltre 1.800 euro a testa per il gioco d’azzardo (slot machine e scommesse soprattutto). Un dato superiore alla media lombarda e nazionale senza contare il “carico da 11” - è proprio il caso di dirlo - rappresentato da scommesse e giochi on-line, che non sono stati presi in considerazione dall’elaborazione effettuata dall’Ats di Bergamo.

Un dato allarmante e proprio per questo Ats ieri ha firmato un importante protocollo con alcuni degli istituiti di credito più rilevanti della Bergamasca: UbiBanca, Unipol, Credito cooperativo Oglio e Serio, Banca Etica e Bper Banca. L’obiettivo? Molto pratico e concreto: le banche coinvolte potranno segnalare ai servizi di Ats quei clienti che sono in una particolare difficoltà economica e che potenzialmente, secondo alcuni standard di osservazione, possono essere dei ludopatici.

Nella sala Funi di Ubi Banca, ieri si è svolto anche il seminario dal titolo “Quando il gioco si fa duro tutti devono collaborare: le banche e la rete della prevenzione e contrasto al gioco d’azzardo”. Durante il seminario è emerso quanto siano importanti la collaborazione e l’azione di rete per contrastare il fenomeno della ludopatia. Le realtà che impattano con questo dramma sociale, infatti, sono molte: dall’Ats ai SerD, dai centri di ascolto Caritas e di auto-aiuto alle banche.

"Considerato che gli istituti di credito rappresentano dei punti di contatto capillarmente diffusi tra la popolazione - ha detto Mara Azzi, direttore generale di Ats Bergamo - dunque capaci potenzialmente di intercettare il problema precocemente, evidenziandolo dal punto di vista delle difficoltà economiche della clientela, abbiamo ritenuto fondamentale il loro coinvolgimento. La letteratura scientifica, infatti, raccomanda, nelle azioni di contrasto al gioco d’azzardo, interventi ad ampio raggio, coinvolgendo le comunità territoriali e il maggior numero di soggetti possibile in tali iniziative".

L’accordo rappresenta un’ulteriore azione messa in campo per contrastare la ludopatia. Una lotta che ha il punto di riferimento nel Tavolo provinciale per la prevezione del gioco d’azzardo.