Omicidio a Seriate, i vicini di Gianna: "Incredibile, erano una coppia felice"/ FOTO

Stupore e incredulità per la morte dell’ex insegnante di Seriate. Sensazioni che aumentano quando si viene a sapere che l’unico indagato per omicidio è il marito, Antonio Tizzani ex ferroviere in pensione di 68 anni

I carabinieri e il magistrato hanno effettuato rilievi meticolosi nella villetta di via Montecampione

I carabinieri e il magistrato hanno effettuato rilievi meticolosi nella villetta di via Montecampione

Seriate, 28 agosto 2016 - «Cosa è successo? E morta la signora Gianna. E come? Ammazzata. Non ci posso credere». Stupore e incredulità per la morte dell’ex insegnante di Seriate. Sensazioni che aumentano quando si viene a sapere che l’unico indagato per omicidio è il marito, Antonio Tizzani ex ferroviere in pensione di 68 anni . I vicini di casa di Gianna del Gaudio, 63 anni, originaria di Avellino, insegnante di lettere in pensione (aveva una cattedra all’istituto tecnico Rubini di Romano di Lombardia), trovata dal marito nella cucina di casa con uno squarcio alla gola (molto probabilmente con un coltello) sono senza parole. La terribile notizia, che in breve ha fatto il giro del quartiere, ha avuto lo stesso effetto di un pugno ricevuto nello stomaco. E ha lasciato il segno. Notte tra venerdì e sabato. La quiete di via Monte Campione e di piazza Madonna delle Nevi, quartiere residenziale di Seriate soprannominato «La Nave», è stravolta dal suono stridente delle sirene: sono quelle dell’ambulanza e dei carabinieri che si precipitano nella prima villetta di piazza Madonna delle Nevi.

Qui da molti anni vivono i coniugi Antonio Tizzani, 68 anni, originario di Pietralcina, (il paese di Padre Pio) ex capostazione a Seriate a Bergamo, e la moglie Gianna del Gaudio. E’ mezzanotte e mezza, quando il marito fa la macraba scoperta: trova la moglie in una pozza di sangue con un profondo taaglio alla gola. E’ lui che allerta subito i carabinieri. In breve a casa dei genitori di precipitata anche uno dei due figli, Paolo, pure lui dipendente delle Ferrovie, che vive con la moglie e i due bambini piccoli a una cinquantina di metri. La scena che Antonio si trova davanti è agghiacciante.

La notizia intanto trapela, fa il giro delle villette a schiera, anche se molte sono chiuse per le vacanze. «Io la signora Gianna la conoscevo bene. Anche io sono insegnante - racconta un’amica della vittima - spesso ci trovavamo per parlare dei problemi inerenti la scuola. Stento ancora a credere che possa essere stata uccisa in quel modo, formavano una bella coppia». I vicini sono disarmati. Oltre che stupefatti. «E pensare che solo l’altro pomeriggio la signora Gianna era qui in piazzetta a giocare con i suoi due nipotini (un bambino e una bambina Ndr) figli di Paolo. Era allegra, contenta. Mi ha raccontato - aggiunge Romulo Fadigati - che era appena tornata dalle vacanze, lei e il marito erano stati in pellegrinaggio da Padre Pio a San Giovanni Rotondo. Era anche una grande tifosa di calcio, aveva un debole per l’Avellino, la squadra della sua città». Una bella coppia, sorridente, felice come il giorno in cui hanno festeggiato il loro 35° anniversario di matrimonio. Ora il marito è l’unico indagato – anche se i carabinieri parlano di atto dovuto – per un omicidio sconvolgente in cui la pista del furto andato male non convince del tutto».