Bergamo, il garage dove si coltiva la stand-up comedy

La storia del “Ridi’n’Blu“ fondato alla fine degli anni Novanta. Omar Fantini: "Qui i comici sono totalmente liberi di sperimentare"

Rubes Piccinelli, Herbert Cioffi e Omar Fantini

Rubes Piccinelli, Herbert Cioffi e Omar Fantini

Bergamo - Lo si ricorda sul palco di Colorado nei panni di Nonno Anselmo spesso accompagnato dal suo alter ego femminile Suor Nausica, dove con il suo accento tipicamente bergamasco portava all’esasperazione in un climax crescente alcuni luoghi comuni e tratti tipici della popolazione orobica e diventando per questo un beniamino del pubblico. Oggi, Omar Fantini, alla comicità affianca la conduzione di trasmissioni televisive e radiofoniche, ma quello che in molti non sanno è che alcuni dei suoi migliori sketch sono nati in laboratori di stand-up comedy tra Milano e Bergamo, dove con lui si esibivano altri comici di Zelig e Colorado: "Alla fine degli anni ’90 assieme a Giovanni Vernia, Gianni Cinelli e Davide Paniate, ho fondato il Ridi’n’Blu, si chiamava così perché i primi numeri li mettevamo in scena al Teatro Blu di Milano, in via Cagliero. Dopo qualche anno, vedendo che questa tipologia di spettacolo funzionava, mi è stato proposto di trasferirlo a Bergamo, a casa mia: all’inizio ho tentennato, non ero certo che il pubblico fosse pronto a questo esperimento ma alla fine è stato un successo e oggi è il dodicesimo anno dalla nascita di Ridi’n’Garage" racconta il comico e conduttore bergamasco che negli ultimi due anni ha allestito lo show al Druso di Ranica.

Come funziona il suo laboratorio di stand-up comedy? "L’aspetto più bello è che nei laboratori si può essere totalmente liberi, sia nella scelta dei testi che nel linguaggio utilizzato. Noi siamo volutamente boccacceschi, parliamo di sesso, relazioni, tocchiamo quelli che sono considerati dei tabù e ne facciamo una satira sociale, la politica per esempio non fa parte del nostro programma. Qui non c’è nulla di preparato e basta assistere a uno spettacolo per capire di cosa sto parlando: i comici arrivano al pomeriggio, si preparano il pezzo e solo alla sera lo provano per la prima volta. Se funziona può essere utilizzato in tv o in altri spettacoli live: le battute migliori nascono da episodi quotidiani, ma se vanno male non c’è da preoccuparsi, perché il giorno dopo già se le sono dimenticate".

Qual è il cast di Ridi’n’Garage? "Alle origini nella conduzione mi accompagnava Paolo Casiraghi, alias Suor Nausica, poi lui ha un po’ abbandonato questo mondo, ed è subentrato Alessio parenti. Al momento la mia spalla è Rubes Piccinelli, ci conosciamo da quando facevamo i tour estivi in Sardegna venticinque anni fa; durante questa stagione abbiamo avuto tanti ospiti, quelli fissi sono Raffaele D’ambrosio, Giorgio Zanetti, Herbert Cioffi e Giancarlo Barbara, tutta gente che ha fatto Zelig, Colorado e Central Station. Essendo un laboratorio sperimentale ci piace invitare anche comici esordienti, per esempio nell’ultima serata si è esibita Micol Ronchi, o artisti di ogni genere come la ballerina valenciana Rosana Rdriguez. L’obiettivo è esercitarsi e fare pratica, e infatti anche le location che abbiamo scelto negli anni ricreano l’ambiente di un’officina artigianale".

Ancora oggi però c’è un evidente predominanza di uomini nel mondo della comicità. "In effetti è vero, pensi che quando facevo i provini, su cento candidati solo due erano donne. Credo che in qualche modo ci sia un problema culturale: tra uomini è più naturale trovarsi e raccontarsi degli episodi divertenti per farsi due risate. Oggi, comunque, lo sviluppo della stand-up comedy, una forma di spettacolo in cui ci si deve raccontare davanti al pubblico senza maschere e travestimenti, sta avvicinando più donne a questa professione".