Lucrezia, l'unica donna comandante di un treno Frecciarossa in Italia

È bergamasca e arriva da Verdellino

Lucrezia Laura Bari

Lucrezia Laura Bari

Verdellino (Bergamo), 20 luglio 2018 - E' bergamasca e arriva da Verdellino l’unica donna comandante di un treno Frecciarossa attualmente operativa in Italia. Ventotto anni, diplomata perito aeronautico, una laurea in giurisprudenza e un master in Intelligence, Lucrezia Laura Bari una ventina di giorni fa ha effettuato il suo primo viaggio alla consolle del più veloce treno della compagnia italiana, che raggiunge i 300 chilometri orari. Bella, bionda e in uniforme blu, Lucrezia Laura non nasconde il suo entusiasmo per il lavoro che sognava di fare.

"Dopo avere seguito il mio percorso universitario, è venuto il momento di pensare al futuro. Sin da quando ero piccola la mia passione, anche per via del lavoro di mio padre, è sempre stata per tutto ciò che si muove e in particolare per quello che consente il movimento, ovvero i motori – racconta –. Ho sempre adorato gli aerei ma anche mezzi terresti come i blindati e, naturalmente, i treni. Nel frattempo non mi sono fermata. Ho cercato di prepararmi a 360 gradi, tanto da avere fatto anche il praticantato da avvocato, con davanti a me tante incognite. Quando, però, ho avuto l’opportunità di fare domanda come macchinista in Trenitalia non ci ho pensato due volte. L’anno dopo sono stata chiamata per il colloquio, con mia enorme gioia. La mia strada, anzi, il mio binario ora è questo. E mi piace moltissimo". Lucrezia Laura è determinata e nessun ostacolo l’ha fermata, anche grazie alla politica di Trenitalia, che è mirata a dare pari opportunità alle rappresentanti del sesso femminile.

"Ora mi sento realizzata, tranquilla, serena. Non penso più a diventare avvocato – confessa – sono un macchinista e ne sono orgogliosissima". Lucrezia Laura ha superato i test di preselezione, un colloquio tecnico, uno motivazionale e le visite mediche. Poi ha seguito un percorso di formazione lungo circa 18 mesi, sia teorico sia pratico. "Dopo i primi passi ho acquisito la licenza europea seguendo un corso di un mese, poi ho conseguito l’abilitazione alle linee dell’alta velocità e alle macchine. Io sono abilitata all’Etr 500 e all’Etr 1000, che sono quelli che viaggiano sull’alta velocità". Lucrezia Laura ricorda con gioia il primo viaggio.

"Ero in tensione, perché per la prima volta ero sola al comando. Il mio fidanzato mi ha accompagnato al binario e quando ho visto il treno ho pensato “ora tocca a me” – racconta –. Quando viaggiamo siamo tutt’uno con il mezzo che conduciamo. Guidare non è complicato, ma dobbiamo essere sempre pronti a quello che potrebbe accadere al treno oppure agli imprevisti". La sua vita non la cambierebbe affatto. E i turni non sono un peso: "Il lavoro è importante, non mi pesano gli orari o le domeniche in treno. Devo molto alla famiglia e a mio padre, che mi ha insegnato questi valori e a mettermi al servizio del prossimo".