Addio a Giorgio Bonati, frate musicista: "Eri un gancio in mezzo al cielo"

Il religioso originario di Paladina è morto in un incidente d’auto in Piemonte. Sul web ricordi e pensieri gonfi di dolore ma anche di tanto affetto

Frate Giorgio Bonati

Frate Giorgio Bonati

Paladina (Bergamo), 17 novembre 2019 - È morto mentre tornava da un incontro nel Cuneese, uno degli appuntamenti in cui, alternando riflessioni sulla fede e spunti tratti dalla musica, sua grande passione, illuminava i cuori di chi li ascoltava. Un tragico incidente d’auto in Piemonte, sull’autostrada tra Torino e Alessandria, si è portato via l’altra notte frate Giorgio Bonati, 55 anni, originario di Paladina, da cinque anni fra le “colonne” della comunità dei frati cappuccini di viale Borri a Varese, dove si era stabilito dopo il trasferimento dalla Fraternità Romena di Pratovecchio Stia, in provincia di Arezzo. Il religioso, si legge in alcuni ricordi pubblicati sul sito internet della Fraternità di Romena, in Toscana, dove aveva vissuto per tre anni, stava tornando a casa dopo una serata in cui aveva parlato delle canzoni di Simone Cristicchi, uno sei suoi interpreti preferiti. Sulla via del ritorno lo schianto, che purtroppo non gli ha lasciato scampo: è morto all’ospedale di Torino, dove è stato trasportato d’urgenza.

Subito il web si è riempito di ricordi e pensieri gonfi di dolore ma anche di tanto affetto, a dimostrazione di quanto frate Giorgio, classe 1964, fosse unanimemente apprezzato. Il profilo dell’uomo di fede - attento frequentatore dei social network, che usava come piazza di confronto e riflessione - si è trasformato sin dalle prime ore di ieri, quando si è diffusa la notizia, in un luogo di pellegrinaggio virtuale«Ti abbraccio fortissimo come facevi tu con noi - scrive Matteo - Quell’abbraccio che in un secondo faceva dimenticare tutte le difficoltà e ti dava la forza di andare avanti più forte di prima». Sulla stessa linea Valentina: «Ci mancherai, non sai quanto. Non dimenticarci, dal cielo veglia sulla terra, quella che tu tanto amavi». Commovente il ricordo di Piera: «Ogni mattina meditavo sulle tue parole e, guardando il cielo dal mio balcone, mi sentivo parte dell’immenso e tu eri il mio gancio in mezzo al cielo». Bonati era diventato sacerdote a 28 anni. Dopo un iniziale periodo al convento dell’ospedale di Bergamo, era stato a Crema, poi a Milano e a Roma, in Toscana e infine a Varese.I funerali si svolgeranno nella sua terra natia, a Paladina.