Francesco Bellomo, l'ex giudice assolto dalle accuse di stalking e violenza privata

Dress code imposto con altre vessazioni a quattro allieve. Ma per il tribunale di Bergamo il fatto non sussiste

Franceso Bellomo (al centro) con i suoi legali a Bergamo

Franceso Bellomo (al centro) con i suoi legali a Bergamo

Assolto perché il fatto non sussiste. L’imputato è Francesco Bellomo, 52 anni, di Bari, ex giudice del Consiglio di Stato (è sospeso) finito nei guai per violenza privata e per stalking nei confronti di quattro sue ex allieve. La procura ne aveva chiesto il rinvio a giudizio. Inoltre è stato dichiarato il non luogo a procedere per incompetenza territoriale su una quarta allieva. L’udienza davanti al gup al tribunale di Bergamo, dove il procedimento è arrivato dopo che il giudice monocratico del tribunale di Bari, accogliendo l’eccezione che era stata sollevata dai difensori di Bellomo, gli avvocati Beniamino Migliucci e Gianluca D’Oria, aveva disposto la trasmissione degli atti alla procura di Bergamo, dove risiede la prima delle quattro donne presunte vittime delle condotte di Bellomo.

Francesco Bellomo (Ansa)
Francesco Bellomo (Ansa)

I fatti contestati dalla procura di Bari sarebbero stati commessi a cavallo tra il 2014 e il 2018 nei confronti di quattro borsiste che frequentavano la scuola di formazione e la preparazione al concorso in magistratura "Diritto e scienza", alle quali Bellomo avrebbe imposto dress code, arrivando a controllare i profili facebook. Presente in tribunale il professor Bellomo, affiancato dai suoi difensori, ha smentito tutto ciò che riguarda il dress code. "Io non ho mai imposto nulla e tantomeno di vestirsi con la minigonna e i tacchi a spillo come è stato scritto. Il dress code non è un reato, è un contorno. E dopo tutto quello che è successo non lo rifarei". "Erano previsti tre target – ha spiegato il professore -: uno per il tribunale, uno per certe occasioni come convegni, quindi di rappresentanza, e il terzo per le feste, ma non ho mai chiesto di andare scollate o con i tacchi a spillo. E poi era previsto anche per gli uomin"». Prosciolto anche l’altro imputato,, l’ex pubblico ministero di Rovigo Davide Nalin, ritenuto essere corresponsabile dei presunti reati.