Martinengo, è morta Francesca: "suor Maria' nel film "L’Albero degli zoccoli"

Aveva 94 anni e sino all’ultimo ha ricordato la sua splendida interpretazione nella premiata pellicola di Ermanno Olmi

Francesca Bassanini

Francesca Bassanini

Martinengo (Bergamo) - E’ morta a Martinengo ’suor Maria’, una delle interpreti protagoniste del celebre film di Ermanno Olmi “l’Albero degli zoccoli“: si chiamava Francesca Bassanini ed aveva prestato il suo volto ad una fra le sequenze più note dell’opera filmica premiata al Festival di Cannes nel 1978. Aveva 94 anni; si era talmente immedesimata nel personaggio della suora da ricordarlo spesso, anche pochi giorni prima di morire quando ne aveva parlato al medico venuto a visitarla. Sentiva entusiasmo per quella interpretazione realizzata 46 anni fa. E pensare che quando Olmi - che l’aveva notata mentre stava girando a Martinengo alcune scene e aveva individuato in lei l’idonea protagonista - le aveva proposto di far parte del gruppo di attori presi dalla strada, aveva opposto un netto rifiuto. La cosa finì lì, salvo che il figlio Luigi l’avesse convinta ad accettare la proposta. A quel punto Francesca si era immedesimata pienamente nella parte diventando una vera e attrice, date le capacità interpretative.

Ha svolto il ruolo di suor Maria che accoglie la nipote sposina Maddalena e il giovane marito Stefano in viaggio di nozze nel Luogo Pio degli Esposti in santa Caterina a Milano, dove una ‘ruota’ – molto attiva nei conventi dell’Ottocento - accoglie i bimbi abbandonati legittimi o illegittimi ; la sequenza mostra suor Maria che tiene in braccio il bimbo della ’ruota’ da affidare ai giovani sposi. Quella scena - girata non a Milano bensì nel convento dell’Incoronata a Martinengo, paese caro alla Bassanini - è rimasta viva nella memoria di quest’ultima, tanto da essere fotografata mentre mostra sul petto il quadretto con la foto di quel momento cinematografico. Partecipava col figlio Luigi - pure lui interprete in quel film, in una piccola parte - a tutti gli incontri col gruppo di attori dilettanti per ricordare quei giorni: era benvoluta da tutti i ’colleghi’ e compaesani grazie alla sua cordialità.