Elio Germano
Treviglio (Bergamo), 19 ottobre 2019 - “L’uomo senza gravità” è il titolo del nuovo film di Marco Bonfanti, in uscita lunedì. L’opera rende omaggio a Treviglio, che diventa location protagonista della pellicola. Ed è annunciata per martedì una speciale giornata-evento per Treviglio, poiché il regista Bonfanti incontrerà il pubblico all’Anteo SpazioCinema, mentre il piazzale adiacente la sala cinematografica, dalle 18 alle 22, ospiterà l’esposizione delle auto d’epoca utilizzate nel film per essere ammirate dagli spettatori prima o dopo la visione della pellicola. Le proiezioni saranno introdotte da un ospite di eccezione, il regista Bonfanti, milanese, classe 1980.
Quale la trama del film che coinvolge Treviglio e la pianura bergamasca? É la storia di un uomo – interpretato da Elio Germano – che cerca la normalità in un mondo in cui la normalità sembra essere un difetto. L’ambiente dove si svolge la narrazione cinematografica è quello della Gera d’Adda, l’area attorno a Treviglio, precisamente una cascina di questo territorio; l’epoca si colloca fra gli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso. Compaiono molti scorci del territorio, così come sono entrate e far parte della scenografia del film anche attività commerciali locali. Ma sarà il film a rivelare agli spettatori le peculiarità dell’ambiente e della storia che viene raccontata.
Anteo SpazioCinema aggiunge: «Come accadde per l’Albero degli zoccoli del Maestro Ermanno Olmi non sono stati solo i luoghi della Gera d’Adda ad essere illuminati dai riflettori. Accanto agli attori protagonisti, Elio Germano e Michela Cescon, figurano anche numerosi interpreti locali per ruoli secondari e oltre cinquanta comparse». Sul set le e due associazioni trevigliesi Club Automoto Storiche e CinemAlfa hanno portato le proprie vetture, tra cui la protagonista femminile a quattro ruote, una Fiat 128.