Costa Volpino, giallo dell’impiegato scomparso: ora si punta sulla pista dei soldi

Vertice in Procura con gli inquirenti, attesi nuovi sviluppi

Ricerche dei carabinieri, nel riquadro Fabrizio Garatti

Ricerche dei carabinieri, nel riquadro Fabrizio Garatti

Costa Volpino, 15 giugno 2016 - Vertice ieri in procura per fare il punto sulla scomparsa di Fabrizio Garatti, 44 anni, ribatezzato il “biscio” scomparso da Costa Volpino il 26 maggio scorso. All’incontro con il pm Fabio Pelosi, che sostituisce il collega Emanuele Marchisio, titolare dell’inchiesta e attualmente in ferie programmate, erano presenti il responsabile del Nucleo investigativo di Bergamo, e i colleghi del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Clusone, che indagano su questa vicenda che ha tutti i contorni di un giallo in piena regola.

Il vertice è durato oltre tre ore, durante le quali sono state messe a punto le strategie investigative. Al momento non sembra esserci una pista privilegiata, ma certo è che partendo dal passato di Garatti, finito nei guai per traffico di sostanze stupefacenti (nel 2009 è stato anche arrestato con 40 chili di marjiuana), due appaiono i fronti su cui gli investigatori si stanno concentrando maggiormente: oltre al filone della droga, viene preso in considerazione anche quello dell’usura. Questo aspetto è riconducibile al ritrovamento nel pollaio del padre di Garatti, in via Cesare Battisti, a Costa Volpino, di una montagna di denaro contante e quattro casseforti. Otto mazzette da 150mila euro in banconote da 500. Totale della somma: 1,2 miloni di euro. Una bella cifra per uno che fa l’impiegato in una impresa. Altri 300mila euro i carabinieri li hanno scovati a casa del 44enne, a Pisogne, dove vive la sua compagna e il loro bimbo di appena quattro anni.

Oltre al denaro i militari hanno trovato anche un elenco con cifre e nomi in codice di persone, adesso al vaglio degli inquirenti. Forse decifrando quell’elenco, dove appaiono anche pseudonimi, si potrebbe chiarire la provenienza delle mazzette. La sola persona che può dirlo è Garatti stesso, che però non si trova. L’ultimo contatto è del 26 maggio alle 17.30, il momento in cui il 44enne parcheggia la sua jeep vicino alla farmacia di Costa Volpino con all’interno il cellulare e il portafogli. Forse si è incontrato con qualcuno che potrebbe averlo ucciso. Per quale motivo? Non si esclude nemmeno l’allontamento volontario. Non è un caso che i carabinieri abbiano passato al setaccio i voli in partenza, specialmente quelli diretti nei paradisi fiscali.