Ex calzificio “Efercal” La soluzione è in Comune

Il municipio potrebbe acquisire l’area oggetto dell’ennesimo rogo e di proteste

Migration

di Federica Pacella

L’attenzione sulla ex Efercal non svanisca con lo spegnimento dell’incendio. Questo l’appello lanciato dal Comitato Cittadini Calcinato, relativamente all’ex calzificio dove, nel pomeriggio del 31 gennaio, alcuni vandali hanno appiccato un rogo, il terzo in cinque anni.

Fortunatamente non c’è stato nessun ferito, ma sono in corso le indagini per individuare i responsabili. "Il sito è attenzionato da molto tempo dal nostro comitato – spiegano dall’associazione – con segnalazioni e Pec, anche all’Ats Igiene di Montichiari per i notevoli rifiuti abbandonati, la presenza di topi, per altro rifiuti abbondati a pochi metri dal giardino della Scuola dell’infanzia Nascimbeni. L’ultimo repertorio fotografico, effettuato ovviamente all’esterno del sito, era stato da noi documentato in data 17 gennaio sorso".

In questi giorni era già pronto l’invio di una nuova comunicazione agli enti preposti al controllo per richiedere una verifica dei luoghi. "Non è ammissibile che quella ex fabbrica sia aperta a tutti, soprattutto perché nelle vicinanze ci sono, oltre ad abitazioni anche la presenza di bambini e anziani. Rammentiamo che tra le segnalazioni effettuate avevamo anche posto attenzione alla verifica del tetto se in amianto. Al di là dei gravi fatti legati all’incendio, resta comunque ingiustificabile che da almeno cinque anni, coloro che amministrano il territorio di Calcinato abbiano lasciato una discarica a cielo aperto in centro al paese".

L’auspicio del Comitato è che l’incendio possa portare a casa qualcosa di utile, ovvero far comprendere i rischi e la necessità di azioni e controlli immediati nella tutela della salute e del territorio.

"Ricordiamo che il sito, prima posto sotto sequestro e ora all’asta, era una ex unità produttiva con un importante impatto a livello ambientale in quegli anni. Sarebbe opportuno che in questa occasione venissero effettuati tutti i controlli da parte di Arpa e Ats Brescia, con eventuali bonifiche, se necessarie". Sull’area, privata ed in capo al Tribunale fallimentare per la vendita, il Comune era potuto intervenire solo all’esterno, per mettere recinzioni metalliche. Qualcosa potrebbe cambiare nei prossimi mesi, visto che nel bilancio triennale è stata inserita come area potenzialmente acquisibile dal Comune stesso, per restituirla alla comunità.