Tentate estorsioni, rapine e aggressioni: torna in carcere l’incubo di Brembate

Arrestato un disoccupato di 33 anni: tentò anche di investire una delle sue vittime

La casa circondariale di via Gleno

La casa circondariale di via Gleno

Brembate (Bergamo), 22 febbraio 2019 - Nel giugno 2018 era stato arrestato in flagranza di reato a Brembate per estorsione continuata. Dopo un primo periodo di custodia cautelare in carcere, il tribunale di Bergamo aveva disposto gli arresti domiciliari. Dopo tali episodi, a gennaio scorso, il 33enne di origini calabresi, residente a Brembate, disoccupato, con alle spalle una sfilza di precedenti, aveva tentato di estorcere somme di denaro alla stessa donna, facendo sempre leva, oltre che sulle minacce, anche sulla relazione extra-coniugale avuta in precedenza. Nel suo tentativo di ricatto si era fatto aiutare da un familiare e da un complice. In quella circostanza i carabinieri erano intervenuti sul posto identificando l’uomo, avviando le indagini di rito.

Nel frattempo, sempre a gennaio di quest’anno, si sono verificati due gravi episodi: due rapine compiute a Brembate e a Osio Sotto. In una circostanza, un uomo era stato aggredito violentemente per strada da un individuo che aveva agito a volto coperto e si era impossessato del cellulare della vittima. Gli investigatori della compagnia di Treviglio hanno identificato l’aggressore proprio nel 33enne di Brembate. All’atto della fuga, il rapinatore aveva anche tentato di investire la sua vittima con l’auto. Sempre in quei giorni, un’altra persona aveva subito un tentativo di rapina per strada da parte del 33enne: la reazione del malcapitato, rimasto ferito nella colluttazione, aveva fatto desistere il malvivente che alla fine era scappato senza bottino.

Su questi episodi si è concentrata l’attenzione dei militari, in particolare di Brembate, Dalmine e della Tenenza di Zingonia, che hanno raccolto prove e riscontri serviti alla Procura per far scattare, mercoledì sera, l’arresto del 33enne. Portato nel carcere di via Gleno, l’uomo nei prossimi giorni sarà sottoposto all’interrogatorio di garanzia da parte del giudice per le indagini preliminari.