Estorsione erotica via social: arrestato prima della violenza

Da un’amicizia virtuale alla richesta di rapporti intimi e di soldi per non divulgare foto “hot“

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di Francesco Donadoni

Si erano conosciuti nella chat di Facebook un mese e mezzo fa ed era nata una amicizia che, con il passare dei giorni, aveva lasciato spazio ad altro: confidenze e foto intime. Lui, 41enne della provincia di Bergamo, operaio, divorziato e con piccoli precedenti penali. Lei casalinga, 45 anni, sposata e madre, residente in un paese dell’alta valle Seriana. Una storia come tante che nascono in rete, se non fosse che questa ha avuto come epilogo l’arresto dell’uomo per estorsione e tentata violenza sessuale. E’ successo, infatti, secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri della Compagnia di Clusone che l’arrestato ad un certo punto voleva approfondire la conoscenza della donna con la quale chattava. Insomma, non gli bastava più scriverle messaggi, voleva altro: un rapporto sessuale.

Per questo ha cominciato a essere insistente, atteggiamento che ha spaventato la donna, che deve essersi resa conto che la storia in chat stava prendendo una piega diversa da come l’aveva immaginata. La svolta quando l’operaio ha iniziato a minacciare la donna di rivelare al marito la loro storia, le chat e le foto intime. Si sarebbe fermato solo ad un patto, se avesse ricevuto dal lei 500 euro e un rapporto sessuale. La poveretta, sempre più intimorita delle conseguenze che avrebbe potuto subire per via di quella “sbandata“ non ha ceduto al ricatto. Si è rivolta ai carabinieri ai quali ha raccontato quello che le era accaduto. E con i militari è stato organizzata una trappola. Lei ha seguito alla lettera il piano predisposto dalle forze dell’ordine per incastrare il 41enne. E arriviamo a venerdì, giorno fissato per l’appuntamento con il sedicente amante. I due si vedono, lei ha consegnato la somma di denaro ma prima di allontanarsi con lui in auto per consumare il rapporto sessuale richiesto, sono spuntati i carabinieri.

L’operaio è stato trovato in possesso del denaro segnalato, del cellulare dove erano custodite le chat e le foto compromettenti. Per questo motivo è stato bloccato ed arrestato. La donna è tornata a casa, delusa e provata dall’incubo del ricatto. Ora lui è in cella nella casa circondariale di via Gleno a Bergamo in attesa dell’autorità giudiziaria: nei prossimi giorni si svolgerà l’interrogatorio davanti al giudice delle indagini preliminari.