Casa esplosa a San Giovanni Bianco, è morta l’anziana ferita

La donna, 97 anni, è spirata in ospedale dopo tre giorni di agonia

All’origine della tragedia ci sarebbe una fuga di gas (De Pascale)

All’origine della tragedia ci sarebbe una fuga di gas (De Pascale)

Bergamo, 19 novembre 2018 - Non ce l'ha fatta Agata Boffelli, la 97enne che viveva all’ultimo piano della palazzina stile liberty, in via Ceresa, a San Giovanni Bianco, dove giovedì in tarda mattinata si era sprigionata una violenta esplosione. L’anziana era ricoverata all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo con importanti ustioni alle gambe e diverse traumi. Le sue condizioni era state sin da subito ritenute critiche da medici, e con il trascorrere dei giorni purtroppo sono ulteriormente peggiorate, e ieri nel primo pomeriggio il suo cuore ha cessato di battere.

La conferma è arrivata anche dal sindaco del Comune brembano, Marco Milesi: «Il quadro clinico era molto critico. Adesso aspettiamo il nulla osta del magistrato per la restituzione della salma al fine di far svolgere il funerale».

Agata Boffelli originaria di Oneta, abitava da sola nell’appartamento dove c’è stata la fuga di gas che ha innescato la potente deflagrazione. I vigili del fuoco l’avevano trovata sotto a un tavolo della sala che l’aveva protetta dal crollo. Mentre erano usciti illesi gli altri sei abitanti dei due appartamenti sottostanti, presenti al momento dell’esplosione. Gli sfollati, che nell’esplosione hanno perso tutto quello che avevano, sono ospiti dai parenti

La stessa sera l’intera palazzina, che dà sulla provinciale, rimasta gravemente danneggiata, è stata abbattuta dai mezzi della ditta Monaci di Scanzorosciate che, arrivati sul posto attorno a mezzanotte, avevano lavorato tutta la notte. Molti cittadini avevano seguito in diretta le fasi della demolizione.

Nei prossimi giorni l’amministrazione comunale provvederà a rimuovere le macerie conseguenti alla demolizione e a riaprire la via sul lato ovest su via Corserola.