Energia troppo cara, Algua disattiva i lampioni A Lenna spenti i proiettori del ponte della ferrovia

Anche altre Amministrazioni della Bergamasca, come Costa Serina, stringono la cinghia

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di Michele Andreucci

Si fa sempre più pressante nella Bergamasca il problema dei rincari energetici e delle loro ricadute sui Comuni. L’esempio più eclatante arriva da Algua, dove il sindaco Pierangelo Acerbis ha deciso di spegnere l’illuminazione pubblica durante la notte, nei giorni infrasettimanali, per far fronte all’aumento delle bollette. Ma anche altre Amministrazioni stanno valutando seriamente di stringere la cinghia.

Non esclude di dover ricorrere a misure simili, per esempio, il primo cittadino di Costa Serina, Fausto Dolci: "Ci ragioneremo a breve – precisa – anche confrontandoci con i sindaci della zona. Prima, però, è necessario valutare gli aspetti relativi alla sicurezza della viabilità e dei pedoni". A Costa Serina, dopo il rifacimento dell’illuminazione pubblica tre anni fa, il Comune non paga bollette ma un canone all’operatore che ha effettuato i lavori. "L’aumento di quest’anno è stato del 28,5 per cento", spiega Dolci.

Qualche luce, invece, è già stata spenta a Lenna, dove il sindaco Jonathan Lobati ha deciso di disattivare i proiettori che illuminano il ponte della ferrovia, dalla valenza più che altro artistica, e qualche singolo lampione.

"Per la gran parte dei nostri impianti paghiamo un fisso, quindi lo spegnimento non porterebbe risparmi, ma stiamo comunque valutando, anche con il gestore, possibili interventi di razionalizzazione: da qui a fine mese spegneremo sicuramente qualche altra luce, lo faremo nel modo meno traumatico possibile". A Lenna l’aumento stimato delle bollette è di 30mila euro.

"Non sarà possibile recuperare tutto con il contributo statale – sottolinea il primo cittadino – Restiamo uno dei pochi Comuni senza addizionale Irpef, stiamo cercando di evitare di introdurla". A Caravaggio l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Claudio Bolandrini ha già provveduto a spegnere da tempo le luci decorative dei monumenti. Non è stata più riaccesa la luce della facciata del municipio e neppure quella del campanile. "E abbiamo stoppato per il momento – annuncia il primo cittadino – i progetti per valorizzare, con l’illuminazione, luoghi come la chiesa di San Bernardino e la scuola Merisi".

Chi per il momento non intende spegnere le luci, in questo caso si parla di quelle stradali, è la Provincia di Bergamo: "Gli aumenti in bolletta – ammette il presidente Pasquale Gandolfi – sono comunque significativi. Ci stiamo avvicinando ai 2 milioni per il 2022. Probabilmente applicheremo l’avanzo di amministrazione per coprire il divario, ma in questo modo eroderemo i contributi che avevamo in mente di distribuire sia ai Comuni per interventi territoriali sia per alcune iniziative legate a Bergamo Capitale della cultura".