Bergamo, droga dello stupro: un arresto

L’ imputato ha dichiarato al giudice che l’avrebbe usata con il marito in un locale per scambisti

Blitz della polizia dopo la soffiata sulla droga

Blitz della polizia dopo la soffiata sulla droga

Bergamo - Una segnalazione , fatta da una fonte confidenziale e ritenuta attendibile, alcuni giorni prima aveva messo in guardia la polizia, gli uomini della Squadra mobile della questura di Bergamo e i colleghi della sezione di polizia giudiziaria in servizio alla Polizia di frontiera a Fiumicino. La "soffiata" parlava di un imminente arrivo nella Bergamasca di una certa quantità della cosiddetta droga dello stupro (Ghb-Ghl) in forma liquida in un flacone. E quel contenitore sequestrato conteneva un litro di sostanza. L’attività investigativa si è messa in moto immediatamente tant’è che mercoledì si è passati all’azione, in un comune della Valle Seriana. E’ qui che nel primo pomeriggio durante una operazione mirata a reprimere il traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope la polizia ha messo in atto un servizio di osservazione.

La svolta quando un corriere ha suonato alla porta dove abita un 48enne, italiano, laureato in ingegneria, residente a Rio de Janeiro e di fatto domiciliato nel paese della Valle Seriana. Gli agenti dalla loro postazione hanno notato il corriere che consegnava un pacco. Ma prima di intervenire gli uomini della mobile hanno aspettato che il conducente del furgoncino si allontanasse. E a quel punto gli agenti si sono materializzati suonando al campanello dove poco prima lo stesso aveva fatto il corriere. Il pacco proveniente dall’Olanda conteneva un flacone di plastica e all’interno una sostanza liquida tipo gamma butirrolattone e acido gamma-idrossibutirrico, comunemente chiamate Ghb-Ghl, e conosciute come droghe dello stupro. Il flacone è stato sequestrato. Ieri mattina in tribunale si è svolto il processo per direttissima a carico del 48enne, difeso dall’avvocato d’ufficio Borghi.

Davanti al giudice Garufi, l’imputato ha raccontato che il pacco era stato acquistato on line e pagato 117 euro. Ed era per uso esclusivamente personale e che l’avrebbe usata con il marito (l’imputato e il suo compagno sono sposati e formano una coppia stabile) una sera, quando al suo ritorno dal Brasile, sarebbero andati in un locale per scambisti di coppia a Milano. E inoltre l’imputato ha precisato nella sua dichiarazione che quella sostanza è solo un inibitore. Alla fine il giudice ha convalidato applicando la misura del carcere, vista la quantità di sostanza. Il difensore dell’uomo ha chiesto i termini a difesa. Il processo è stato aggiornato a novembre.