Bergamo - I video e le immagini diffuse dalla Guardia di Finanza sulla maxi operazione che ha sgominato la banda di spacciatori che importavano droga dall'Albania permettono di vedere "in azione" i criminali mentre preparano le dosi e scoprire alcuni stratagemmi che utilizzavano per nasconderla.
Nei video delle interecttazioni, per esempio, si vede la lezione di uno dei boss dell'organizzazione ad un "novellino" su come si taglia l'eroina e si prepara per la vendita. Secondo quanto ricostruito dalle indagini la banda utilizzava due laboratori, ora sotto sequestro, nelle province di Cremona e Milano, come base per la trasformazione del prodotto grezzo in dosi pronte per essere vendute.
Tra le tecniche utilizzate dalla banda per nascondere la droga c'era anche la modifica delle autovetture. All'interno dei parafanghi veniva infatti ricavato un vano, praticamente impossibile da vedere, allì'interno del quale venivano poi posizionati i panetti di stupefacente.
La banda era organizzata come una vera azienda multinazionale. C'era il reparto acquisti della materia prima in Albania, il reparto vendita, il reparto trasporto, il reparto trasformazione. In particolare, in due cascinali della provincia di Mantova e Modena veniva coltivata la marijuna, che poi era rivenduta sul mercato non solo italiano.