"Dovevo liberarmene, l’ho ucciso" Si attende l’esito dell’autopsia

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CASALE (Cremona)

di Pier Giorgio Ruggeri

Sarà eseguita martedì all’istituto di medicina legale l’autopsia sul cadavere di Fausto Gozzini, l’uomo di sessantun anni di Romano di Lombardia, in provincia di Bergamo, ucciso mercoledì scorso a Casale Cremasco da Domenico Gottardelli, 78 anni di Covo, sempre nella Bergamasca. Giovedì mattina l’assassino è stato interrogato dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Cremona Emilia Mombelli, la quale ha poi confermato la permanenza dietro le sbarre per l’imputato. Storia incredibile, quella raccontata da Gottardelli al magistrato. Alla presenza del suo legale d’ufficio Santo Maugeri, l’uomo non ha mostrato alcun pentimento per il gesto compiuto con lucida freddezza. Convinto di essere stato tradito dall’amico molti anni fa, Gottardelli ha deciso di porre fine al suo cruccio, uccidendo la causa del suo malessere.

Storia incredibile che parte da lontano. Gottardelli è così intimo di Gozzini da prestargli la casa perché lui possa incontrarsi con la sua cameriera. Di più, perché concede le chiavi di casa sua, sia alla cameriera, sia a Gozzini, nonostante che in garage tenga in una scatola quattrocentomila euro. E già qui qualche domanda bisogna farsela: chiavi di casa a due estranei con quattrocentomila euro in garage? Ma c’è di peggio perché i soldi spariscono e lui è convinto che sia stato Gozzini a prenderli.

Non la cameriera? E che fa Gottardelli? Semplicemente niente: non presenta denuncia, non parla con la cameriera e neppure con Gozzini. Passano gli anni e poi mercoledì Gottardelli si ricorda di avere in casa un fucile da caccia con tanto di munizioni. L’arma gli era stata affidata molti anni prima da un’amica che non la voleva più. Quindi, arma il fucile e va in ditta. Arriva, poco dopo l’apertura dell’azienda, intorno alle 9.45. Ha chiaro cosa vuole fare: spara due colpi (uno partito casualmente, l’altro mortale) e poi si siede, soddisfatto, sul divano dell’ufficio, attendendo di essere arrestato. È una storia credibile per una persona normale?

Pier Giorgio Ruggeri