Doveva essere un chiarimento Prende a sprangate il rivale

Migration

L’appuntamento nella zona delle piscine comunali di Lovere, martedì sera. L’incontro doveva servire per chiarire una contesa per motivi passionali. Al centro, una ex. La discussione tra i due, entrambi 50enni residenti in zona, degenera trasformandosi in una brutale aggressione a colpi di spranga. Ora uno si trova in stato di fermo per tentato omicidio (fascicolo del pm Carmen Santoro), mentre l’altro è ricoverato all’ospedale di Bergamo in prognosi riservata con contusioni multiple.

Nelle prossime ore il fermato, assistito dall’avvocato d’ufficio, Andrea Temporin, sarà sentito dal gip per la convalida e in quell’occasione potrà fornire la sua versione .

Quanto accaduto martedì sera con tutta probabilità rappresenta l’epilogo di vecchie ruggini mai superate. Da qui la decisione di un confronto. Manca poco alla mezzanotte quando i due 50enni si vedono nella zona delle piscine. Discutono animatamente, a voce alta (alcuni residenti avrebbero udito le loro grida). La questione di fondo, un’ex compagna (prima stava con uno, poi si è messa con l’altro) che ha innescato l’acredine tra i due uomini, si risolve nel peggiore dei modi: il fermato estrae una spranga e si accanisce con ferocia contro l’altro, colpendolo ripetutamente. L’aggressore si allontana, la vittima resta a terra.

Vengono allertati i carabinieri della Compagnia di Clusone. Non si può escludere che ad avvisarli siano stati i residenti che prima avevano udito le urla provenire dalla strada. Il ferito viene portato in ospedale e nel frattempo i militari avviano le indagini.

In breve le forze dell’ordine risalgono all’autore del pestaggio e lo portano in caserma, a Lovere, dove viene interrogato. Il pm di turno dispone il fermo per tentato omicidio. Le immagini delle telecamere di videosorveglianza potrebbero aiutare i carabinieri nella ricostruzione di quanto accaduto.

Francesco Donadoni