Bergamo, mezzo secolo d’abbandono: il Diurno ritorna alla città

Da ex rifugio antiaereo ad albergo dei bergamaschi che non avevano il bagno Ora la struttura nel cuore del centro piacentiniano diventa un locale “cool“

L’obiettivo del recupero dell’ex Albergo Diurno

L’obiettivo del recupero dell’ex Albergo Diurno

Bergamo - La riqualificazione del Centro piacentiniano – in corrispondenza di piazza Dante, largo Gavazzeni e piazza Matteotti – e il recupero dell’ex Albergo Diurno sotto piazza Dante – nato come rifugio antiaereo nel 1944, poi trasformato in punto di incontro per i bergamaschi che usufruivano dei diversi servizi, infine chiuso nel 1973 – hanno lo stesso obiettivo: consegnare una città rinnovata a residenti e turisti in attesa dell’appuntamento con “Bergamo-Brescia capitali italiane della cultura 2023”. A questo proposito le radici del piano di intervento affondano anche in motivazioni di tipo territoriale e urbanistico. «Nel 2014 stavamo uscendo dalla lunga crisi che aveva toccato il mondo intero e la preoccupazione maggiore era rivolta alla dismissione delle attività e dei centri di credito, con un generale impoverimento del centro urbano. In più la zona non aveva ricevuto alcun intervento di restauro dagli anni Venti", chiarisce l’assessore alla Riqualificazione urbana Francesco Valesini, che ricorda le tappe del lungo percorso di ristrutturazione dei principali lotti della città, per un investimento di circa 12 milioni.

«Abbiamo aperto un concorso per trovare un nuovo proprietario all’ex Albergo che apparteneva al Demanio, il cui bando è stato vinto dalla Cordata Previtali- Cittadini. Ma prima ancora abbiamo attivato una collaborazione con l’Università di Bergamo per aprire il “Bergamo public space”, dove si raccoglievano i pareri dei cittadini sui futuri lavori di restauro". Il 21 luglio la nuova piazza Dante, che risale al 1700, è stata inaugurata dopo due anni di lavori firmati dal pool di architetti bergamaschi “Flânerie” per 1,5 milioni: al centro, la fontana settecentesca del Tritone riportata al suo antico splendore, una pavimentazione erbosa che nasconde cubetti di porfido posata su 4mila metri cubi e gli otto carpini al posto degli olmi tagliati per mettere in sicurezza l’ex Diurno, che presentava infiltrazioni dal terreno sovrastante, la cui scala di accesso a forma circolare guarderà verso il quadriportico.

«La piazza costituirà uno dei principali polmoni della città ma non l’avremmo mai ultimata senza il continuo dialogo con il gruppo privato che si è occupato di ristrutturare l’ex Albergo", racconta Valesini. La gestione della struttura sotterranea sarà affidata a Patrizio Locatelli, attuale proprietario del “Balzer”, locale storico di Bergamo tra i portici che affacciano sul Sentierone e quelli di piazza Dante, che ha l’intenzione di trasformarla in punto d’incontro serale per tutti i bergamaschi sul modello del “clubbing“ come il Blue Note milanese, tra ristorazione e musica dal vivo. "Contiamo su una solida collaborazione con il Teatro Donizetti, impiegando il nuovo locale per esibizioni all’aperto". Il nuovo Diurno "verrà aperto a novembre con un palinsesto culturale di cui i cittadini sentivano la mancanza. Il riscontro è già positivo. Basta passare di lì il venerdì, sabato o domenica sera: la piazza, prima marginale, brulica di persone", commenta l’assessore.