Disagio psichico, progetto per giovani e adulti

Da cooperativa sociale Aeper lo strumento per creare una rete locale di sostegno

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Il disagio psichico correlato alla situazione di pandemia: un nesso sempre più evidente, seppur si tratti di un fenomeno facile a restare fuori dai radar sociali. I numeri sono in crescita e non riguardano solo persone adulte, ma i casi contemplano anche ragazzi, gli adolescenti: sono tutti soggetti in situazione di rischio, altri con fragilità pregresse, adulti in difficoltà alle prese con l’onda dell’incertezza lavorativa e quindi economica. Per questo motivo la cooperativa sociale Aeper, da anni impegnata in interventi mirati su questo genere di situazioni, sta portando avanti un progetto riabilitativo territoriale e domiciliare per giovani e adulti. Lo scopo è quello di fare sintesi fra le segnalazioni che arrivano e dai Centri psicosociali e dai sei Comuni appartenenti all’Ambito di Bergamo (oltre al capoluogo, Torre Boldone, Sorisole, Ponteranica, Orio al Serio e Gorle).

La modalità d’azione è su più fronti: dalla relazione continuativa e fiduciaria con il soggetto, all’ascolto e l’orientamento, passando per il supporto educativo e il sostegno psicologico. Il tutto cercando di ampliare quanto possibile la rete di risorse umane e di enti che possano offrire aiuto.

"Il progetto si inserisce nella necessità, che si evidenzia nel territorio bergamasco, di costruire una rete di supporti educativi e psicologici che possano andare a beneficio di persone, giovani e adulti, che hanno avuto l’insorgenza di una difficoltà psichica, anche temporanea, e delle loro famiglie, che spesso si trovano a sostenere molteplici problematiche – spiega Raffaele Casamenti, presidente di Aeper evidenziando quanto i bisogni in area della salute mentale siano in costante aumento – Una rete che comprenda la presenza di operatori a domicilio delle persone e nella comunità locale, oggi così colpita nelle sue forme educative ed aggregative".

A gennaio hanno preso avvio i primi interventi. Tra maggio e giugno 2022 è prevista verifica finale del progetto e restituzione degli esiti e delle prospettive all’Assemblea dei Sindaci dell’Ambito Territoriale. "L’Ambito di Bergamo, di cui il nostro Comune è capofila, sostiene questo importante progetto dedicato a intercettare e affrontare tutte quelle situazioni di fragilità psichica che il lockdown ha generato o mascherato e che oggi emergono in modo evidente", ha detto l’assessore alle Politiche sociali del Comune, Marcella Messina (nella foto).