Diciassette scout in ospedale Per un’intossicazione alimentare

Bergamo, il gruppo belga aveva consumato del pesce la sera prima durante il soggiorno a Monza

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Camminavano lungo la Corsalora, in Città Alta per trascorrere la serata di domenica. Ad un certo punto hanno cominciato a sentirsi male. E così la gita per un gruppo di scout di Anversa, 17 giovanissimi, tra i 12 e i 14 anni, più tre maggiorenni, si è conclusa con una tappa in ospedale a causa della cena della sera prima, a base di pesce, avvenuta in un locale in provincia di Monza. Gli scout che si sono sentiti male sono stati dimessi. Erano le 20 quando sono comparsi i primi sintomi di un’intossicazione alimentare: stanchezza, nausea, capogiri e conati di vomito. Vittima della disavventura alcuni scout belgi, arrivati da Anversa e ospiti di un ostello a Biassono. Ieri pomeriggio la comitiva si era spostata in Città Alta, dove ha partecipato a una caccia al tesoro. A chiamare per primi i soccorsi, dopo aver notato il malessere dei ragazzini, sono state le persone che lavorano nel fornaio lungo la Corsarola, poco distante dal teatro Sociale. L’arrivo delle ambulanze ha interrotto bruscamente la serata: poco dopo le 19,45 i sanitari sono arrivati, sotto lo sguardo meravigliato di residenti e turisti di Città Alta, a causa di una chiamata fatta da Simona Pesenti, titolare de "Il Forno", allarmata dallo stato di un gruppo di clienti che aveva incominciato a sentirsi davvero male. La stessa proprietaria ha notato un ragazzino steso sul pavimento di fronte ai bagni: ha chiesto se fosse tutto a posto, ma le hanno risposto di non preoccuparsi. Subito dopo, però, altri scout hanno incominciato a stare male: una ragazza ha prima accusato conati di vomito, per poi svenire. Poi ce n’è stata un’altra rimasta cosciente ma con sintomi simili quali pallore e spossatezza, a cui poi hanno fatto seguito altri, fino ad arrivare a 17 persone. Scattato l’allarme, sul posto la centrale del 118 ha inviato le ambulanze. Poco dopo sono arrivati anche i tecnici del dipartimento Igiene e Prevenzione di Ats per raccogliere le testimonianze e capire cosa fosse successo, così come la Polizia Locale e i carabinieri. Sono stati tutti trasportati negli ospedali in codice giallo, tranne uno in codice verde.

I ragazzi erano ospiti dell’ostello Cascina Costa alta, gestito dalla Cooperativa Meta, nel Parco di Monza. L’ostello si appoggia al Costa Alta Cafè che si occupa del servizio ristorazione per gli ospiti. "I ragazzi soggiornavano da noi da una settimana - spiega la presidente della Cooperativa Meta, Daniela Riboldi - sono clienti abituali da diversi anni. Il pesce era cotto e come tutto il cibo del locale è sempre controllato e certificato, ma avevano mangiato anche altro durante la giornata. Il pesce dà disturbi immediati, quindi non è chiaro se sia stata la cena del sabato sera a base di pesce o il pranzo di domenica mezzogiorno a causare il malore ai ragazzi domenica pomeriggio". Per questo il titolare della ristorazione Alessandro Zenoni, ha subito allertato i fornitori per la verifica sui singoli prodotti, a partire dal lotto di appartenenza. Oggi al Costa Alta cafè si terrà l’ispezione del servizio di Igiene del Dipartimento di controllo alimentare di Ats. F.D. e C.B.