"Cristian? Era geloso degli ex di Viviana E talvolta la picchiava"

Locatelli a processo per omicidio. Testimonia la madre della vittima

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È novembre 2019 quando Viviana Caglioni presenta a sua madre, Silvana Roncoli, il ragazzo con cui si vedeva: è Cristian Michele Locatelli, 42 anni (assistito dall’avvocato Del Bue) a processo in Corte d’Assise per l’omicidio di Viviana, di 34 anni. L’incontro nell’abitazione di via Maironi da Ponte, a Valverde, in città, abitazione che sarà anche teatro dell’aggressione (notte tra il 30 e il 31 marzo 2020) sfociata con la morte della giovane avvenuta al Papa Giovanni XXIII il 6 aprile. A raccontare è proprio la madre di Viviana, Silvana, parte offesa, ieri chiamata a testimoniare dal pm Paolo Mandurino. Nelle quasi due ore in cui ha parlato, la madre di Viviana ha ripercorso la storia del rapporto di sua figlia con Locatelli. Fidanzati in pianta stabile nella casa di via Maironi da Ponte (nessuno dei due lavorava) che condividevano con lo zio di lei, Gian Pietro, che abita al piano terra. "Cristian era geloso degli ex di Viviana. Li colpevolizzava di averla portata sulla cattiva via (della droga e dell’alcol). Se picchiava mia figlia? Qualche volta sì, anche a me ha dato un pugno al naso e un calcio all’inguine. Ma il più delle volte li ho sentiti discutere anche animatamente. Viviana non ha avuto una vita facile. Dopo la morte del padre, ero io che la mantenevo. Era la mia unica figlia. A scuola si è fermata alla terza media. Non andavamo sempre d’accordo. Aveva fatto qualche lavoretto saltuario. Poi ad un certo punto basta. Stava fuori la notte, tornava al mattino, portava fuori Panico (il suo cane, razza dogo), a cui voleva bene e anche io, e poi dormiva quasi tutto il giorno. Una vita spericolata". Che Locatelli avesse una personalità aggressiva lo ha dichiarato anche uno degli ex della vittima, Andrea Salimbene. Siamo nel 2016. Lui la chiama Vivienne. Ricorda della prima volta che lei gli ha presentato Locatelli. " Mi è sembrato un tipo possessivo e geloso. Vivienne era sottomessa. Lui si vantava di essere stato in carcere. Mi ha minacciato di morte più volte: me e i miei. Aveva fatto una lista degli ex di Vivienne: voleva picchiarli o farli fuori. Una notte ho ricevuto una telefonata di Vivienne parlava sottovoce e mi aveva detto che non aveva mai preso tante botte in via sua". F.D.