Quarta ondata in arrivo, ospedali in trincea a Bergamo

In provincia di Bergamo oltre al Papa Giovanni XXIII stanno organizzando posti letto aggiuntivi a Treviglio e Romano di Lombardia

L’Asst Bergamo ha deciso di aggiungere posti letto riservati ai malati di Covid

L’Asst Bergamo ha deciso di aggiungere posti letto riservati ai malati di Covid

Bergamo - La pandemia non molla la presa e anche gli ospedali bergamaschi si stanno attrezzando per evitare che l’aumento dei ricoveri possa determinare ritardi nelle cure dei malati affetti da altre patologie e nello smaltimento delle prestazioni arretrate a causa del blocco pandemico avvenuto nel 2020-2021. Non sarà quindi più soltanto l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo ad accogliere nuovi pazienti Covid come è accaduto finora, ma, come disposto da Regione Lombardia, anche le Asst Bergamo Est e Bergamo Ovest: entrambe le aziende sociosanitarie territoriali, infatti, sono chiamate a mettere da subito a disposizione 10 letti ciascuna, individuando i reparti dove aprire Unità Covid a cui aggiungere, a seconda dell’andamento dell’emergenza sanitaria, altri 10 letti Covid ciascuna.

In sostanza , in tutta la Lombardia vanno immediatamente attivati due moduli da 10 letti in area medica per ciascuna Asst individuata come centro spoke, e il coordinamento dell’attivazione dei posti letto spetta all’Ats di riferimento, in questo caso all’Agenzia per la tutela della salute di Bergamo. Per quanto riguarda la Bergamasca, già da venerdì, come fa sapere l’Asst Bergamo Ovest, "saranno attivati i primi 10 posti letto Covid positivi al presidio ospedaliero di Treviglio-Caravaggio". L’Asst Bergamo Ovest si sta organizzando per ottemperare a quanto richiesto dalla Regione Lombardia. Successivamente ai posti letto attivati a Treviglio, saranno attivati altri posti letto Covid positivi al presidio di Romano di Lombardia.

«Al momento - conclude la note dell’azienda sanitaria - nei nostri pronto soccorso non ci sono pazienti Covid positivi in attesa di ricovero". I pazienti con sintomi che si dovessero presentare in questi pronto soccorso d’ora in avanti resteranno in carico all’azienda sociosanitaria interessata e non più inviati all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, che rimane comunque centro hub per il Covid. L’obiettivo è quello di spalmare in modo omogeneo la pressione. In questi giorni, infatti, richieste di accoglianza di pazienti da fuori provincia stanno arrivando al Papa Giovanni. «La situazione è ancora sotto controllo - spiega Fabio Pezzoli, direttore sanitario dell’Asst Papa Giovanni XXIII - .Noi abbiamo messo a disposizione 40 posti letto Covid e oggi ne sono occupati 36, mentre in terapia intensiva abbiamo otto posti disponibile e sei sono già quelli in uso. Se la situazione si mantiene stabile, potremo smaltire le prestazioni arretrate, circa 500 interventi programmati entro fine anno".