Bergamo, il dolore di Gori: "Il Covid resterà per sempre nella storia della città"

Alla presentazione del suo libro, il sindaco della città simbolo della prima ondata ricorda l'alto tributo pagato al virus

Giorgio Gori

Giorgio Gori

Bergamo, 28 novembre 2020 - "Come nelle famiglie quando c'è un lutto resta una cicatrice per tutta la vita, questo evento resterà nella storia della nostra città. La città di Bergamo ha pagato un prezzo altissimo con 700 morti, e 6mila vittime nella provincia. Persone decedute in poche settimane e questo dà il segno di una violenza inaudita dell'epidemia. Ognuno di noi aveva parenti, amici, colleghi, ammalati e qualcuno che non è tornato e non è uscito dalla malattia". Lo ha detto il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, durante una diretta Facebook per la presentazione del suo libro 'Riscatto - Bergamo e l'Italia', insieme al primo cittadino di Firenze Dario Nardella.

"C'è questa faccia, però ce n'è anche un'altra di faccia del Covid, positiva - ha aggiunto Gori - che è il modo come la città ha reagito, con la sobrietà che è nel suo Dna, trasformando quel dolore in solidarietà, con un senso di comunità che si è stretta con le persone più fragili. Io all'inizio ho fatto i miei errori di sottovalutazione perché a febbraio pensavo che fosse una cosa che rapidamente si sarebbe superata. Non era così, era già molto più grave di quella che pensavamo quando ci fu il primo contagiato, perché il Covid era a Bergamo e provincia già da diverse settimane".

Per Gori, "la coesione che abbiamo trovato di fronte al Covid è difficile da mantenere perché la coesione ed il senso di comunità intorno alle difficoltà economiche è diversa in termini di gestione".