Coronavirus, farmaci e plasma da guariti: a Bergamo si sperimenta

Si tratta di prodotti nati per altri scopi terapeutici ma che hanno dato risultati incoraggianti per la cura del Covid-19

Medici al lavoro sui test

Medici al lavoro sui test

Bergamo, 8 aprile 2020 - Autorizzate anche negli ospedali bergamaschi le sperimentazioni sui farmaci e terapie che, al momento, hanno dato alcuni incoraggianti risultati per la cura del Covid-19. Al Papa Giovanni XXIII di Bergamo verrà sperimentato il Remdesivir, l’antivirale già utilizzato contro la Sars e l’ebola; nei presidi ospedalieri afferenti all’Asst Bergamo Est (Seriate e Alzano i principali) invece verrà testato il tocilizumab, il farmaco anti artrite già sperimentato a Napoli. 

Sempre l’Asst Bergamo Est ha inoltre autorizzato l’utilizzo del plasma da donatori guariti come terapia per pazienti critici affetti da Coronavirus. Proviamo a capirne qualcosa di più. Per quanto riguarda il Remdesivir, il Papa Giovanni è uno 12 centri in Italia che testerà il farmaco. A promuovere la sperimentazione di questo antivirale, già utilizzato per Sars ed Ebola con successo, è stata direttamente l’azienda produttrice. Si tratta della multinazionale americana Gilead Sciences, che contribuirà alla sperimentazione con poco più di 189mila euro. 

Si tratta di una sperimentazione di “fase 3“, cioè tesa a verificare la sicurezza e l’efficacia di tocilizumab. L’accordo tra l’ospedale di Bergamo e la casa farmaceutica statunitense prevede il coinvolgimento di 25 pazienti, che dovranno dare il proprio assenso prima di assumere il farmaco. Ricordiamo che pochi giorni fa l’ospedale di Genova ha dichiarato guarito un paziente curato con il Remdesivir. Già partita invece la sperimentazione del farmaco anti artrite negli ospedali dell’Asst Bergamo Est. Il Tocilizumab è stato già sperimentato, suscitando un cauto ottimismo, all’istituto tumori “Pascale“ di Napoli e i risultati saranno pronti per il mese di maggio. 

Sempre all’Asst Bergamo Est, come ricordato in apertura, verrà testata anche la cosiddetta terapia del sangue, che consistete nell’utilizzo di plasma da donatori guariti. Queste persone, infatti, hanno sviluppato anticorpi contro il nuovo coronavirus che possono servire a chi è malato per combattere l’infezione. In Lombardia il San Matteo di Pavia sta già sperimentando questo trattamento e si è fatto promotore della sperimentazione anche negli ospedali dell’Asst Bergamo Est. In attesa del vaccino, insomma, i medici sono alla ricerca dei trattamenti più efficaci e le sperimentazioni sono l’unica strada possibile.