Bergamo, Comitato vittime Covid: "Amarezza per lontananza istituzioni"

Amarezza tra i parenti delle persone decedute a causa del Coronavirus: "Non abbiamo potuto prendere parte alla serata di commemorazione"

Requiem di Donizetti a Bergamo (Credits Comune di Bergamo)

Requiem di Donizetti a Bergamo (Credits Comune di Bergamo)

Bergamo, 29 giugno 2020 - Amarezza. E' questo il sentimento del Comitato dei parenti delle vittime di Cornavirus, in relazione alla commemorazione di domenica sera a Bergamo. Attraverso una dichiarazione del presidente Luca Fusco, viene fatto presente, ancora una volta, il senso di lontananza e la sordità delle istituzioni, le uniche a cui e' stato consentito di partecipare".

Fusco, che ha perso il padre a causa della malattia, e' stato il solo rappresentante del Comitato a cui è stato consentito di prendere parte alla serata. "Il protocollo - ha spiegato - non ha permesso che partecipassero alla cerimonia i parenti delle vittime, o anche solo una parte di loro; è stato demandato a me, in veste di presidente, il compito di rappresentarli. Cosa che ho fatto e rifarei; questo ha rimarcato però il senso di abbandono che la gente della mia terra ha provato e continua a provare". Secondo il creatore della pagina Facebook che conta più di 60mila adesioni, "l'assenza dei parenti non ha fatto altro che reiterare i funerali non avvenuti durante il periodo di lockdown, negando ulteriormente ai nostri cari quella dignita' che non gli e' stata concessa negli ultimi momenti di vita e anche dopo la morte; la sola mia presenza non puo' e non potra' mai sostituirsi alla partecipazione delle famiglie e alle loro lacrime".

Anche Consuelo Locati, coordinatrice del team di avvocati del Comitato 'Noi denunceremo - Verità e giustizia per le vittime Covid' ancora non riesce a crederci. Sono state 6000 le vittime del Coronavirus nella provincia di Bergamo e ieri, all'evento organizzato per loro, a rappresentarli c'era solo una persona, il presidente dell'associazione dei familiari. ''Si fa una cerimonia per le vittime - ha detto  all'Adnkronos - e i parenti di queste non si invitano li si lasciano da soli davanti alla tv. E' un particolare che non può sfuggire. C'erano tutte le istituzioni, dallo Stato con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al presidente della Regione, Attilio Fontana, ed erano anche invitati i 342 sindaci del territorio, tutti insomma, tranne noi che i parenti li abbiamo persi. Fa male. Solo a una persona, Luca Fusco, è stato permesso di partecipare, troppo poco no? non c'era spazio per almeno una rappresentanza un pò più folta?''.

Perchè la richiesta di partecipare all'evento è stata inviata a chi ha organizzato la Cerimonia, ma dopo essere stata vagliata è stata respinta. I parenti lo chiedevano, l'iniziativa piaceva ''ma ci è stato detto di no, per ragioni di protocollo, pare non ci fosse spazio''. Una sorta di beffa per chi ha visto scomparire drammaticamente giorno dopo giorno, parenti e amici. ''Lasciamo stare le 60mila persone iscritte al gruppo su Facebook e quelle iscritte al Comitato, io credo che a una cerimonia fatta per le persone scomparse forse sarebbe stato normale che a partecipare ci fosse anche una rappresentanza di gente normale, di persone che sulla propria pelle hanno vissuto il dolore''. Il dolore invece è stato deciso di affidarlo ad altri e questo non va giù ''questa cerimonia - h sottolineato - è stato il prolungamento di un funerale che non c'è mai stato e non è mai stato celebrato perchè neanche ieri c'erano i parenti delle vittime''.