Bergamo, morti di Covid: "Irritato per presenza di Fontana: spero faccia pubblica ammenda"

Durissimo attacco di Luca Fusco guida di “Noi denunceremo“ "Andava dato spazio anche ai familiari dei deceduti"

A destra, Luca Fusco

A destra, Luca Fusco

Bergamo, 28 giugno 2020 - «Poter partecipare in rappresentanza del comitato “Noi denunceremo“ alla commemorazione delle vittime della strage che si è verificata nelle nostra terra mi riempie di orgoglio. E voglio ringraziare il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, per avercene dato l’opportunità. Allo stesso tempo sono rammaricato perché, tra tanti sindaci, non si è pensato di dare spazio anche ad alcune famiglie delle vittime ad una commemorazione delle vittime. Che è un po’ come celebrare un matrimonio senza gli sposi". È il pensiero di Luca Fusco, presidente del Comitato “Noi denunceremo”, che raccoglie oltre 450 familiari di vittime della pandemia di Covid-19, in attesa della cerimonia di questa sera. Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, assisterà all’esecuzione della Messa da Requiem di Donizetti al cimitero Monumentale di Bergamo.

"Noi stessi – prosegue Fusco – siamo stati invitati a partecipare come Comitato dopo numerosi solleciti al responsabile comunicazione del Comune di Bergamo lo scorso giovedì pomeriggio". Accanto al manifesto rammarico una speranza: "Presenziare al fianco del sindaco Gori e del presidente Mattarella ci mette nella condizione di sperare che non tutta la politica si stia nascondendo dietro un dito. Quella stessa politica che noi incolpiamo per la mancata zona rossa ad Alzano e Nembro e che non si è mai presentata a Brescia e Bergamo nei loro giorni più bui".

Si aggancia all’attacco alla politica una seconda, durissima comunicazione di Luca Fusco: "Siamo stati informati che il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, prenderà parte alla cerimonia. Vorrei solo essere capace di nascondere la mia irritazione. Ma ormai avete imparato a conoscermi. E sapete che non riuscirò a farlo. Ho chiarito in modo inconfutabile agli organizzatori di questo evento che non avrei in nessun modo condiviso alcuno spazio fisico con il presidente della Regione, considerato quello che il Comitato e io incarniamo come principi istituzionali e fini istituzionali. Mi auguro che il governatore possa cogliere questa occasione per sentire il dolore di Bergamo e dei bergamaschi e che, davanti al Cimitero Monumentale, che è stato il simbolo di un’ecatombe, prenda coscienza di questo dolore chiedendo pubblicamente scusa a cittadini, che non hanno potuto per protocollo partecipare a quel funerale mai celebrato e in nome del quale questo evento pubblico è stato organizzato. Atto di ammenda che alcuni hanno fatto e che tanti altri dovranno fare".