Coronavirus, a Bergamo contagiato anche un adolescente

Il numero dei casi è in crescita e i commercianti bergamaschi sono molto preoccupati dall’effetto psicosi

Coronavirus, mascherine

Coronavirus, mascherine

Bergamo, 27 febbraio 2020 - È positivo al Coronavirus anche il ragazzino di 15 anni residente a Seriate, in provincia di Bergamo. E con l’aumento del numero di contagi, da 241 a 259 ad oggi in Lombardia, di cui 16 solo sul territorio orobico, cresce anche tra i bergamaschi il timore di esporsi ad un possibile contagio. Ormai, il virus è sulla bocca di tutti, in città non si sente parlare d’altro: ipotesi mischiate a dubbi, supposizioni a sensazioni, ansie, paure, e ancora tante domande a cui con certezza non si dare una risposta. "La paura non fa bene al commercio – dice Sandra Torba, negoziante di via Sant’Alessandro a Bergamo – e i bergamaschi, in questo momento, ne hanno molta. Per le vie del centro si vede poca gente e ancor meno si percepisce la presenza di clienti all’interno dei negozi. Noi commercianti siamo una delle categorie più a rischio, se le persone restano a casa, ovviamente non vengono nemmeno nei nostri negozi. Io però ci sono, i miei due negozi rimangono aperti senza riduzione di orari, per poter far fronte ai costi fissi di ogni mese, quali affitto e retribuzione dei dipendenti".

«Noi commercianti affrontiamo la situazione seguendo le direttive Ascom – spiega Vito Gallo, 53 anni, attivo nell’ambito della gastronomia – Nel mio negozio non abbiamo assistito a quello che in questi giorni è stato un vero e proprio “accanimento“ alimentare nei supermercati. Non abbiamo bisogno di scorte: i nostri fornitori ci portano merci regolarmente. Serviamo i nostri clienti, niente mascherina ma soltanto guanti in lattice monouso e se possibile pagamento elettronico per maneggiare meno i contanti, evitando il più possibile l’eventuale trasmissione di batteri. Non bisogna farsi prendere dal panico ma reagire".

« Non c’è in giro nessuno, finalmente niente code in strada la mattina per arrivare al lavoro in centro Bergamo – ironizza Ramona Natali, 43 anni di Cologno al Serio, parrucchiera – ad oggi nessuna disdetta. I miei clienti si sono presentati puntuali in negozio come da appuntamento. Troppo allarmismo ha innescato ansie e paure esagerate che rischiano di fare male all’economia del Paese, anche a quella di Bergamo". «Per le strade si vede molta meno gente ma è presto per traccare bilanci economici – commenta Lisa Isnenghi, 29 anni ottico – In negozio non uso la mascherina e nessun cliente entrato l’aveva. Non c’è stata una politica omogenea a livello europeo. Comunque, oggi più che mai, evito di frequentare i centri commerciali".