Colleoni, dall’autopsia i tasselli mancanti

Stamattina al Papa Giovanni l’esame sul corpo della vittima. I Ris al lavoro sul sangue. rinvenuto in casa del figlio

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Dopo l’interrogatorio di convalida davanti al gip che ha confermato il carcere per Francesco Colleoni, arrestato con l’accusa di omicidio del padre, Franco Colleoni, quest’oggi alla camera mortuaria del Papa Giovanni XXIII verrà effettuata l’autopsia dal medico legale Matteo Marchesi. Dall’ispezione esterna potranno arrivare altri elementi importanti per chiarire le cause del decesso.

L’ex segretario provinciale della Lega è stato trovato nel vialetto del giardino del ristorante “Il Carroccio“ a Brembo di Dalmine, con il cranio fracassato dopo il violento litigio con il figlio. Sangue è stato rinvenuto su una pietra del cordolo del vialetto, e una traccia è stata rilevata anche nel bagno di casa del 34enne. Sarà il Ris a stabilire a chi appartiene, anche se gli inquirenti non hanno dubbi su dove sia avvento l’omicidio e nemmeno sul l’autore. A tradirlo è stata la telefona al 112, in cui dando l’allarme ha parlato dell’abitazione messa a soqquadro, con i cassetti in disordine. Ma se non era entrato in casa del padre, come poteva sapere del disordine? Che la cassaforte era aperta? Per gli investigatori evidentemente si è trattata di una messinscena nel tentativo di camuffare il delitto con un furto finito male. E infatti durante l’interrogatorio in caserma, Francesco si è contraddetto e quando è crollato, il giovane cuoco ha confessato di sentirsi disperato non tanto per essere stato smascherato ma per aver rovinato la vita alla madre e al fratello Federico. L’avvocato che assiste il 34enne, Pasquale Silvestro, durante la sua visita in carcere, ha trovato il giovane confuso e provato. Forse si sta rendendo conto solo ora di quello che è successo. Intanto, davanti all’ingresso del ristorante di via Sertorio, con i sigilli dei carabinieri, sono stati posati lumini e fiori, soprattutto rose bianche.

Francesco Donadoni