Frana Clusone,

La provinciale Senda inaccessibile, sei famiglie sgomberate da tre edifici

Sopralluogo alla frana di Clusone

Sopralluogo alla frana di Clusone

È sempre più allarmante l’emergenza provocata dalla frana che nei giorni scorsi ha costretto il sindaco di Clusone Massimo Morstabilini a chiudere, per garantire la sicurezza di automobilisti e residenti, la strada provinciale 50 Senda, nella zona del semaforo intelligente tra Clusone e Villa d’Ogna, e a disporre lo sgombero di tre edifici (sei famiglie interessate).

Entro la settimana inizieranno i lavori di messa in sicurezza della zona: verrà posizionata una protezione in blocchi di cemento armato, mentre l’intervento più complesso, quello sulla parete dalla quale si sono staccati alcuni massi, dovrà essere valutato dalla Provincia di Bergamo, con il posizionamento di reti paramassi e il disgaggio del materiale roccioso.

La strada provinciale potrebbe essere riaperta nel fine settimana, mentre si annuncia più lungo il rientro nelle abitazioni delle persone residenti nell’edificio che si trova sotto la parete da cui è caduta la frana.

Spiega il sindaco di Clusone, Massimo Morstabilini: "La situazione è allarmante. Ci sono distacchi importanti di materiale roccioso già avvenuti e altri che potrebbero verificarsi. Nell’immediato, nei prossimi giorni, sarà installata una protezione in blocchi di cemento armato, quindi un’opera provvisoria in fondo al terreno, così da poter fermare eventuali cadute di massi ed evitare che raggiungano la strada provinciale. Dopo, potrebbe essere possibile la riapertura della provinciale 50, tenendo in considerazione però le condizioni meteo".

Il distacco dei massi, infatti, potrebbe essere stato determinato anche dalle piogge e dall’infiltrazione di acqua e dal primo freddo. L’intervento più importante, quello del posizionamento di una rete paramassi, richiederà, come detto, tempi lunghi.

"Non abbiamo le tempistiche – prosegue il sindaco di Clusone – ma l’intervento resta urgente. Solleciteremo la Provincia, perché sia il più breve possibile".

Preoccupati i residenti, soprattutto quelli che rischiano di dover attendere per rientrare nella propria casa: "Ora siamo ospitati da parenti, ma speriamo vengano effettuati gli interventi al più presto, così da poter rientrare in casa".