Costa Volpino, Claudia Cretti torna in sella: la bici è felicità

Dopo l’incidente al Giro in Rosa e una lunga battaglia per guarire la campionessa ancora in gara: "Con le compagne ritrovo la gioia"

Claudia Cretti

Claudia Cretti

Bergamo, 9 febbraio 2019 - «Per me la bici è vita, è felicità. Voglio ritornare a correre e sarà un’emozione indescrivibile. Intanto ho ritrovato la gioia di pedalare con le compagne di squadra Asd. Born to Win. Grazie a tutti quelli che hanno permesso che il mio sogno diventasse realtà». Firmato Claudia Cretti.

Nei tempi in cui le notizie viaggiano velocissime soprattutto in Rete, la giovane ciclista affida ancora una volta ai social l’annuncio più bello: un anno e mezzo dopo il terribile incidente durante il Giro in Rosa che aveva messo in pericolo la sua vita, e non solo la carriera, l’atleta lombarda torna a gareggiare. Se nel 2018, l’anno della ripresa e della speranza, la ventiduenne di Costa Volpino aveva coniato l’hashtag #questameladevivincere, adesso, dopo aver superato paura e difficoltà in tanti mesi di sacrificio, è il momento delle certezze. E non è un caso che il suo nuovo team si chiami (tradotto) “Nati per vincere”.

Perché dopo il tunnel, anche il più lungo e oscuro, c’è sempre la luce. Perché dopo l’incubo c’è sempre il risveglio. E il ritorno alla vita. E così, ieri pomeriggio, sulla sua pagina Facebook, Claudia ha voluto stampare un’altra data che non potrà cancellare dalla sua mente: quella di «Inizio nuovo lavoro presso ASD Born to Win di Loreto. La ciclista bergamasca è pronta a risalire in sella e affrontare le gare che contano. C’è una splendida avventura nel Paraciclismo che l’attende: la Cretti ha accettato l’idea di non poter correre (per ora) agli stessi livelli di due anni fa, e non vede l’ora di confrontarsi con le nuove compagne. «The velocist is back», commentano gli amici sui social. E lei: «Ah bè, la velocità esiste sempre per me...».

In effetti Claudia mai ha smesso di sognare. Anche quando, dopo settimane cariche d’angoscia trascorse in coma nel letto dell’ospedale Rummo di Benevento, al risveglio ebbe la forza di chiedere una bici, tra lacrime di gioia. Né mamma Laura, il suo angelo custode, né papà Giuseppe, né il fratello Giacomo forse avrebbero immaginato un ritorno all’attività agonistica così veloce. Invece giorno dopo giorno, passando dalla riabilitazione agli allenamenti veri e propri, Claudia Cretti è risalita sui pedali, lasciandosi alle spalle il ricordo di quel terribile pomeriggio del 6 luglio 2017, settima tappa del Giro. Sedute prima leggere, poi sempre più intense. Fra corsi da frequentare all’Università di Trento e le passeggiate con la famiglia e le amiche sul lago di Lovere. A ottobre la decisione: si passa tra i Paralimpici per una nuova sfida. L’accordo con il team marchigiano Born to Win verrà ufficializzato oggi in una conferenza stampa a Milano: Claudia parte della categoria C5 in cui sono inclusi atleti diversamente abili meno gravi. Già in aprile potrebbe debuttare in Italia con la formazione marchigiana per preparare i campionati italiani di giugno (probabilmente in Veneto, a Bassano del Grappa). Desideri, speranze, progetti e poi il grande sogno: conquistarsi un posto in Nazionale e, perché no, la convocazione per Tokyo 2020.