Cinquanta Comuni anti-spreco A piovere sono solo le ordinanze

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La situazione è sempre più critica, la mancanza di acqua sta raggiungendo livelli preoccupanti e bisogna essere pronti a correre ai ripari.

Per questo Uniacque, il gestore della rete idrica integrata della Bergamasca, raddoppia i Comuni ai quali chiede di emettere ordinanze di contenimento dell’uso dell’acqua potabile agli usi domestici e igienici, con eventuali sanzioni per i trasgressori.

Ora i Comuni coinvolti sono 50. Ventisei sindaci e altrettanti paesi della Bergamasca erano già stati invitati a emettere ordinanze anti-spreco dell’acqua a fine maggio: Uniacque allora aveva individuato quattro aree a rischio: Valle Imagna, Val San Martino, Media Valle Brembana e Val Serina. E nel frattempo 22 di questi primi cittadini hanno fatta propria l’ordinanza; c’è poi Almenno San Salvatore che l’aveva già emessa il 16 marzo. Settimana scorsa s’è aggiunto il Comune di Valbrembilla e ora anche l’Isola Bergamasca, il paese di Dossena e le frazioni di San Giovanni Bianco e Nembro. La comunicazione di Uniacque è stata inviata tra venerdì e ieri ad altri 24 Comuni, mentre il resto dei 243 paesi che compongono la provincia sarà invitato a sensibilizzare con ogni mezzo la popolazione su un uso ragionevole dell’acqua.

"Stiamo monitorando tutte le sorgenti e i pozzi – spiega il presidente Uniacque Pierangelo Bertocchi – Per ora la situazione è critica ma non si rendono necessari razionamenti, cioè rubinetti chiusi in certe ore. Una situazione da non escludere, ma ora come ora l’acqua non manca".

Michele Andreucci