Da ospedale a centro vaccinale: la Regione ringrazia gli Alpini

Il nosocomio realizzato dalle penne nere e dagli artigiani bergamaschi sarà ora protagonista dell’immunizzazione

La cerimonia di ieri davanti al monumento agli Alpini bergamaschi

La cerimonia di ieri davanti al monumento agli Alpini bergamaschi

Bergamo, 3 aprile - Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha visitato nella giornata di ieri gli hub vaccinali della Bergamasca, in occasione della celebrazione della “Giornata regionale della riconoscenza per la solidarietà e il sacrificio degli Alpini”, istituita lo scorso anno con apposita legge regionale per ricordare l’allestimento in tempi da record dell’ospedale alla Fiera di Bergamo. Fontana, intorno alle 11,30, è giunto a Clusone e successivamente ha raggiunto Zogno, dove, oltre alla struttura vaccinale che verrà aperta nei prossimi giorni, si è soffermato presso il cantiere della variante ormai in dirittura d’arrivo. Ha quindi raggiunto Piazzale degli Alpini, a Bergamo, dove ha reso omaggio alle penne nere, ha depositato una corona d’alloro e assistito all’alzabandiera. Con lui il sindaco Giorgio Gori, il commissario straordinario Guido Bertolaso e l’assessore regionale, la bergamasca Claudia Maria Terzi. Il momento clou della tappa in terra bergamasca di Fontana, però, è stato la visita che il governatore lombardo ha effettuato all’ospedale della Fiera di via Lunga, quello realizzato in dieci giorni l’anno scorso di questi tempi, in piena pandemia, grazie a un gruppo di artigiani volontari, coordinati dalla sezione Alpini di Bergamo: all’inizio doveva venire allestito l’ospedale da campo delle penne nere, ma vista l’emergenza che si stava vivendo si optò per una struttura più articolata, con 142 posti letto di cui 72 fra terapia intensiva e sub-intensiva.

Una squadra di trecento imprese artigiane con oltre 20mila ore di lavoro, giorno e notte, trasformò i padiglioni della Fiera di Bergamo: l’Oms lo prese a modello come presidio contro le epidemie. "Un orgoglio per tutta la città - lo ha definito Fontana - e per tutta la Lombardia e l’Italia". Regione lombardia ha individuato la struttura di via Lunga come uno dei centri massivi per la campagna vaccinale rivolta alla popolazione: nella capacità massima, può attivare fino a 30 linee vaccinali, di cui 24 gestite dall’Asst Papa Giovanni XXIII, con il concorso di medici volontari e medici di medicina generale, e 6 linee gestite da partner esterni, per un massimo potenziale di 4.300 somministrazioni giornaliere.

Nella giornata di ieri risultavano prenotati 503 vaccini per over 80 e altre categorie prioritarie. Durante la visita nella Bergamasca, Fontana si è soffermato anche sul tema del portale di poste Italiane per la prenotazione dei vaccini, che è partita proprio ieri mattina con la possibilità di prenotazione per la fascia d’età compresa tra i 75 e i 79 anni. "In poco più di 3 ore - ha sottolineato Fontana - il sistema è riuscito a gestire quasi 100mila prenotazioni senza intoppi e senza attese particolarmente lunghe per gli utenti. un risultato positivo. Se arriveranno i vaccini, saremo in grado di vaccinare i lombardi in poco tempo" . La tappa bergamasca del presidente di Regione Lombardia si è concluso nel pomeriggio con la visita agli hub vaccinali di Dalmine e di Chiuduno.