"Caso Wte, lo Stato sia parte civile"

L'associazione Ambiente Futuro Lombardia chiede al Governo di costituirsi parte civile nel procedimento penale per lo smaltimento illegale di decine di migliaia di tonnellate di fanghi da depurazione, per evitare che il caso cada in prescrizione.

"Lo Stato si costituisca parte civile, per dimostrare che è accanto ai cittadini ed ai sindaci". Lo hanno chiesto con un appello diretto al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, l’associazione Ambiente Futuro Lombardia, tramite la presidente Imma Lasciarlafari che, con il Comitato Cittadini di Calcinato intravedere il rischio di prescrizione per il caso Wte (il 15 novembre la nuova udienza). L’azienda con sede a Quinzano, Calcinato e Calvisano era finita nel maggio del 2021 al centro del procedimento penale per lo smaltimento illegale di decine di migliaia di tonnellate di fanghi da depurazione, sversati come ‘emmendanti’, sui terreni agricoli di diverse province del Nord Italia fra il 2018 ed il 2019. E proprio perché i fatti si sono svolti ormai cinque anni fa, il timore degli ambientalisti (che, con le segnalazioni, hanno contribuito a scoperchiare il caso) è che tutto cada in prescrizione (7 gli anni di tempo per i reati contestati). Gli ambientalisti chiedono ora che il Governo si costituisca parte civile.F.P.