Bergamo, gli inquilini Aler sono sempre più morosi

Pesano la crisi post pandemia e l’aumento delle bollette del gas. Sono debitori il 25% degli assegnatari delle abitazioni

Sono tanti i nuclei familiari rientranti nelle fasce di protezione

Sono tanti i nuclei familiari rientranti nelle fasce di protezione

Bergamo, 29 maggio 2022 -  La crisi economica post pandemia e l’emergenza legata alla crescita dei costi di gas, energia elettrica e materie prime dovuta alla guerra in Ucraina. Sono le principali cause che hanno contribuito ad accrescere il debito degli inquilini delle case popolari in provincia di Bergamo. I numeri, resi noti dall’Aler, registrano una ripresa della morosità nel 2021 sia in città che in provincia, arrivata a sfiorare i 4 milioni di euro in 12 mesi, con un aumento di oltre due punti percentuali rispetto al 2020. E l’andamento dei primi tre mesi del 2022 non induce all’ottimismo: da gennaio a marzo il tasso di morosità ha superato quota 25%, contro il 18,12% del 2021 e il 15,69% del 2020. "Dai dati - spiega il presidente dell’Aler Fabio Danesi - emergono le situazioni di difficoltà degli inquilini. I fattori che hanno inciso sull’andamento del bilancio 2020-2021 sono molteplici: innanzitutto l’emergenza sanitaria e il conseguente peggioramento della situazione socioeconomica degli inquilini rientranti nelle fasce reddituali più basse. A partire dal 2020, l’azienda ha ricevuto numerose richieste di revisione del canone di locazione da parte di nuclei familiari rientranti nelle fasce di protezione, motivate proprio dal calo di reddito dovuto alla crisi economica derivante dalla pandemia". In termini assoluti, il numero degli inquilini morosi è però in calo (si è passati dai 4.821 di fine 2020 ai 4.342 al 31 dicembre 2021), ma ciò è dovuto al fatto che da un lato sono aumentate le cessazioni (da 880 a 970) e dall’altro il debito di numerosi inquilini è stato cancellato dai fondi di solidarietà messi in campo dall’Aler attraverso Regione Lombardia. Resta il fatto che il credito che l’azienda avanza non smette di crescere: a fine 2021 la morosità complessiva in provincia di Bergamo, tenendo conto anche delle zavorre degli anni precedenti, ammontava a 16.675,402,59 euro, a fronte dei 15.396.275,68 euro dell’anno precedente.

Nei primi tre mesi di quest’anno questo valore è ulteriormente cresciuto, fino a toccare quota 17.131.342,41 euro. A favore dei nuclei familiari più indigenti si rivolgono le attività del Comune di Bergamo: più del 50% dei progetti sociali che prevedono l’erogazione di contributi assistenziali rispondono a situazioni che presentano morosità, sia nei servizi abitativi pubblici che nel mercato privato.