Calusco d'Adda, ponte chiuso: via libera agli sgravi

Nella cittadina bergamasca sono destinati 90mila euro, di cui 60mila dal Pirellone

La chiusura del ponte San Michele

La chiusura del ponte San Michele

Calusco (Bergamo), 11 novembre 2018 - Piccoli imprenditori, artigiani e commercianti di Paderno d’Adda e Calusco orfani del ponte San Michele possono chiedere uno sconto o il rimborso della Tari. Sono state infatti definite le procedure burocratiche e la modulistica per ottenere uno sgravio sulla tassa rifiuti del 2018, una sorta di indennizzo o di contributo varato dal Pirellone per sostenere gli operatori economici che stanno subendo pesanti perdite a causa della serrata del viadotto. I termini per partecipare al bando scadono il 24 novembre a mezzogiorno in punto, tra appena un paio di settimane. Per Paderno sono stati messi a disposizione complessivamente 33mila euro: 11mila dall’Amministrazione comunale e 22mila da Regione Lombardia; per Calusco lo stanziamento ammonta invece 90mila euro: 30mila dal Comune e 60mila dalla Regione.

Diversi interessati hanno già compilato le pratiche, l’iniziativa è stata molto divulgata tramite i rappresentanti di categoria. Paradossalmente potrebbe capitare, e probabilmente succederà, che beneficeranno degli sgravi anche coloro che in realtà magari stanno incassando di più proprio grazie alla chiusura del ponte, perché i potenziali clienti prima erano abituati a fare compere e shopping da una parte o dall’altra dell’Adda: «Può darsi che capiterà così – ammette il primo cittadino di Paderno d’Adda Renzo Rotta–. Concordare parametri stringenti per stabilire a concedere il contributo sarebbe stato troppo complicato e soprattutto si sarebbe perso troppo tempo, con il rischio di penalizzare pure chi ha bisogno di un sostegno». Non tutti però possono accedere al contributo: non può chiedere lo sconto ad esempio chi commercia in articoli per adulti, né chi è titolare di attività riguardanti lotterie, scommesse e case da gioco o gestisce bar con slotmachine e neppure massaggiatori o massaggiatrici proprietari di centri per il benessere fisco.