Calusco, chiusura del ponte sull'Adda: "Siamo isolati, dovete fare presto"

Lo stop sta creando enormi disagi

Il ponte è off-limits

Il ponte è off-limits

Calusco (Bergamo), 21 settembre 2018 - Confermata per almeno due anni la chiusura del ponte di Calusco: i recenti e costanti rilievi che hanno messo in evidenza importanti problemi di staticità. La chiusura del ponte San Michele sul fiume Adda ha bloccato sia il traffico stradale che quello ferroviario, nel tratto tra Calusco e Paderno causando non pochi disagi a migliaia di pendolari e commercianti che, quotidianamente, utilizzano la tratta ferroviaria Bergamo-Milano via Carnate e il collegamento stradale tra le province di Bergamo e Lecco, per recarsi sul luogo di lavoro.

"Sto vivendo un vero e proprio incubo, il ponte andava sistemato anni fa, quando già se ne parlava– dice Marilisa Ravasio, 46 anni di Suisio – Lavoro al Garden Center, a 20 metri dal ponte e, dopo l’accaduto, si è registrato un calo del lavoro del 50%. Quasi il 70% dei nostri clienti, infatti, risiede dalla parte opposta del ponte, ossia quella leccchese, per non creare ulteriori disagi, sarebbe auspicabile la possibilità di aprire la strada, almeno, a bici e pedoni". "Credo che tutta questa preoccupazione sia frutto della psicosi del crollo del ponte di Genova. Negli anni non si è mai visto alcun tipo di manutenzione- sostiene Ida Locatelli – ora l’imminente chiusura comporta numerosi disagi, soprattutto alle attività commerciali della zona, quali il mercato del sabato".

"Gli unici lavori che ho visto realizzare sono l’alzamento delle barriere materiali, al fine di prevenire i possibili suicidi che, a mio avviso, hanno appesantito la struttura, e un intervento di asfaltatura", commenta Nicoletta Bonaiti, 53 anni residente nell’ultima casa che porta al Ponte,, in via Vittorio Emanuele. "Se prima raggiungevo la mia abitazione in 10 minuti a piedi e in 2/3 minuti in bicicletta, ora, mi ci vuole quasi un’ora prima di raggiungerla: un vero disagio", spiega Purden Shohid, ventiseienne del Bangladesh, la cui casa si trova al di là del ponte. "Purtroppo, si è fatta poca manutenzione e questo è il risultato – racconta Dario Agostoni, magazziniere al “Centro del Dolce” di Calusco – Il lavoro, in poco tempo è calato del 40%, si teme la perdita dei clienti e i posti di lavoro sono a rischio, bisogna intervenire al più presto".