Albino, cadavere carbonizzato in auto: nel dna la soluzione del giallo

L'ipotesi più attendibile è che si tratti dell'ucraino scomparso. Viveva a Bergamo con altri due connazionali. La moglie è tornata dal paese d'origine di Rocco Sarubbi

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Albino, 14 ottobre 2015 - Si fa sempre più concreta l’ipotesi che il cadavere carbonizzato trovato domenica mattina ad Albino nel bagagliaio di una Opel Vectra station wagon possa essere quello di Vasyl Nykolyuk, l’ucraino di 33 anni, proprietario della vettura distrutta dal rogo: l’uomo al momento è ancora irreperibile. Ai carabinieri, per ora, non sono arrivate denunce di scomparsa. La moglie del 33enne, tornata in Ucraina due settimane fa con il figlio di due anni, è stata rintracciata dai carabinieri ed è già rientrata in Italia: era all’oscuro del fatto che il marito fosse svanito nel nulla da sabato. Ed è anche per questo gli investigatori, coordinati dal pm Antonio Pansa, aspettano con una certa fretta l’esito del test del dna effettuato dal Ris di Parma su alcuni campioni di tessuti prelevati dal corpo. I risultati, attesi per oggi o domani, potrebbero dare una svolta alle indagini, mentre l’autopsia, in programma domani mattina al Papa Giovanni XXIII, potrà chiarire le circostanze della morte.

In primo luogo capire se il 33enne, ammesso che sia lui, sia stato ammazzato altrove e poi portato lì. E come sia stato ucciso. In attesa di queste risposte, si sta scavando nella vita privata dell’ucraino alla ricerca di elementi utili per le indagini.

Vasyl Nykolyuk da oltre dieci anni vive in un appartamento di via Berizzi, a Bergamo, che divide con altri due connazionali. La moglie prima di tornare in Ucraina lavorava come badante. Poi la decisione di rientrare in patria con il figlio per seguire un un corso formativo per diventare estetista. Dal 2012 Vasyl lavora alla Isc di Zogno, ditta specializzata nella progettazione e realizzazione di linee di stazioni elettriche. Per ricostruire le ore precedenti l’omicidio vengono analizzati anche i tracciati del telefonino in possesso dell’uomo.

Nella sua abitazione di via Berizzi sono stati trovati altri cellulari, non quello con la sim che usava l’ucraino. Sabato sera, intorno alle 23, la sua utenza era attiva in un luogo lontano da Albino. Si stanno verificando altri spostamenti successivi: di sicuro alle 2 di sabato la Opel Vectra non era abbandonata nella stradina sterrata di via Santissima Trinità, dove si trova la proprietà privata di Giuseppe Masserini.