Bugie per ottenere il reddito di cittadinanza: scoperti

Denunciati sono tre 40enni un 27enne e una 49enne italiani e residenti in provincia

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BELGIOIOSO (Pavia)

Sono stati denunciati per il reato di “indebita percezione“ del reddito di cittadinanza. E non sono, come negli ultimi recenti casi emersi anche nel Pavese, cittadini stranieri, in particolare di nazionalità romena, che attestano una falsa residenza, con documenti contraffatti, per percepire il sussidio in Italia. In questo caso si tratta infatti di cinque persone realmente residenti nel Pavese, tre 40enni e un 27enne ad Albuzzano e una 49enne a Torre de Negri, tutti italiani. Ma gli accertamenti dei carabinieri, della Stazione di Belgioioso e del Nucleo ispettorato del lavoro di Pavia, hanno portato alla luce false attestazioni, in particolare riguardanti la composizione del nucleo familiare, ma anche l’omessa comunicazione di variazioni al reddito percepito. Il sussidio spetta infatti a chi ha un valore Isee inferiore a 9.300 euro, ma se dopo averlo ottenuto subentrano altri redditi, se ne perde il diritto: omettere di comunicare la variazione delle entrate va a configurare l’ipotesi di reato dell’indebita percezione. Ma non solo. Il reddito di cittadinanza può infatti essere erogato nella misura di un solo sussidio per ogni nucleo familiare: attestando falsamente di essere nuclei familiari distinti e separati, se invece si è in realtà un unico nucleo, le persone che lo ottengono ne percepiscono uno ciascuno, ma indebitamente.

I cinque denunciati ieri dai carabinieri avrebbero così percepito indebitamente una somma complessiva di circa 21.730 euro, da settembre 2019. Ora che sono state accertate le irregolarità ed è stata formalizzata la denuncia penale, scatteranno anche le conseguenti segnalazioni all’Inps sia per l’immediata interruzione dell’erogazione, sia per attivare le procedure per cercare di ottenere la restituzione di quanto erogato a chi si è scoperto che non ne avrebbe avuto diritto. S.Z.