Azzano, casa distrutta da incendio: "Devolviamo i bonus di fine anno al nostro collega"

I lavoratori della CGM Bettoni Group nella Bergamasca rinunciano al sostegno stanziato dall’azienda. Andrà al dipendente che a ottobre ha avuto l’alloggio bruciato con danni per decine di migliaia di euro

L'incendio dell'abitazione

L'incendio dell'abitazione

Azzano (Bergamo) -  Una storia di solidarietà natalizia. Un grande esempio di generosità. I dipendenti della C.G.M. Bettoni Group di Azzano San Paolo, che si occupa di gestione e installazione di impianti tecnologici, hanno deciso di devolvere i bonus economici che sarebbero spettati loro a fine anno a un collega per la ristrutturazione della sua abitazione, distrutta il 29 ottobre a Dalmine da un incendio. Poco prima delle 16, le fiamme erano partite dalla cucina di un altro appartamento di uno stabile in via Guzzaniga e in breve si erano propagate ad altri alloggi.

Il dipendente della Bettoni, un 42enne con moglie e tre figli, era riuscito a mettersi in salvo con la famiglia. Ma per la casa, un bilocale, non c’era stato nulla da fare: aveva subìto danni per decine di migliaia di euro. "Come tante al tre realtà in questo periodo – spiega il legale rappresentante dell’azienda di Azzano, Marco Giuliani – anche la nostra società aveva in programma una forma di riconoscimento economico per dare aiuto ai nostri dipendenti, viste le particolari condizioni di difficoltà in cui ci troviamo. Dopo un rapido consulto con i soci dell’azienda, abbiamo proposto ai dipendenti di devolvere l’intera somma che avevamo deciso di versare loro a fine anno per fronteggiare la crisi che stiamo vivendo. Hanno accettato subito e hanno devoluto tutto al collega in difficoltà non solo economica, ma anche sociale, per il disagio del trasferimento".

Il tecnico della ditta Bettoni, infatti, ha trovato ospitalità dai genitori insieme a una figlia; mentre le altre due figlie, con la madre, si sono trasferite dai nonni materni. Potranno rientrare nella loro casa presumibilmente a febbraio. In totale i vigili del fuoco del distaccamento di Dalmine e della centrale di Bergamo, insieme ai volontari di Madone, allertati da un residente che aveva visto il fumo, avevano evacuato 14 persone (10 famiglie). L’intervento era durato oltre due ore e, oltre allo spegnimento del rogo, aveva previsto anche la messa in sicurezza dello stabile e la bonifica dell’area interessata dalle fiamme.

L’incendio era scoppiato per cause accidentali, mentre l’inquilino dell’appartamento situato al pianoterra dello stabile di via Guzzaniga era intento a cucinare. Le fiamme avevano danneggiato il suo alloggio. L’uomo era rimasto lievemente ustionato ai polsi ed era finito al Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Sotto choc, aveva fatto ritorno a casa due ore dopo lo scoppio del rogo. Altri due residenti erano invece rimasti intossicati dal fumo e portati al Policlinico San Marco di Zingonia per accertamenti.