Revocata la sorveglianza speciale al Bocia, capo ultrà dell'Atalanta

Il tribunale di Bergamo ha accolto la richiesta dell'avvocato di Claudio Galimberti

Claudio Galimberti, il Bocia (Ansa)

Claudio Galimberti, il Bocia (Ansa)

Bergamo, 26 ottobre 2017 - Il tribunale di Bergamo ha revocato la sorveglianza speciale a Claudio Galimberti, meglio conosciuti come il Bocia, storico leader degli ultrà della Curva Nord dell'Atalanta.

Dopo la richiesta della difesa, oggi la decisione dei giudici, secondo i quali sarebbero venuti meno alcuni tratti di pericolosità sociale. L'avvocato Andrea Pezzotta, che assiste Galimberti, aveva chiesto di annullare il provvedimento, in vigore da febbraio 2016, perché scaduto ad agosto. Fino a oggi, invece, era rimasto valido perché i tempi erano stati ricalcolati considerandolo sospeso nei cinque mesi che il Bocia aveva dovuto scontare ai domiciliari. Tra i motivi che erano stati citati dalla difesa, "l'irreprensibile comportamento" tenuto durante lo stage di lavoro estivo nelle Marche, l'assoluzione "perché il fatto non sussiste" nel processo per l'associazione per delinquere e le dichiarazioni rese alla stampa del questore di Bergamo, Girolamo Fabiano, in cui riconosceva che la tifoseria atalantina "è maturata".