Bergamo, assolto il "Bocia": non violò la sorveglianza speciale

Per i giudici il fatto non sussiste. A Claudio Galimberti veniva contestata la presenza alla presentazione dell'Atalanta nel 2016

Claudio Galimberti, detto il "Bocia" (De Pascale)

Claudio Galimberti, detto il "Bocia" (De Pascale)

Bergamo, 11 gennaio 2019 - Claudio Galimberti è stato assolto dall'accusa di aver violato la sorveglianza speciale poco più di due anni e mezzo fa. Lo hanno stabilito i giudici del tribunale di Bergamo. Il "Bocia", leader della Curva nord dell'Atalanta su cui pende il divieto di frequentare le manifestazioni sportive, era presente nel luglio 2016 alla presentazione della squadra nerazzurra allo stadio "Atleti azzurri d'Italia". Cosa che secondo l'accusa non poteva fare, in quanto l'evento sarebbe stato riconducibile ad uno tra quelli vietati dal dispositivo di cui è destinatario. Nello specifico le "riunioni tra tifosi".

I giudici però hanno accolto la tesi di Andrea Pezzotta, avvocato difensore del "Bocia", che ha sostenuto come la presentazione della squadra non poteva configurarsi come un evento che metteva in pericolo l'ordine pubblico perché non era né una partita con presenza di tifosi avversari, né una contestazione. L'accusa avea chiesto 4 mesi di reclusione.