Biglietto sospeso: l'idea di Bergamo per far andare tutti al museo

Dal primo marzo nel capoluogo orobico si potrà pagare un ticket d'ingresso per chi non può permetterselo

La Gamec di Bergamo

La Gamec di Bergamo

Bergamo, 25 febbraio 2021 - Al principio fu il caffè sospeso. Poi vennero i farmaci sospesi, la spesa sospesa, la pizza sospesa e perfino il tampone sospeso. E ora a Bergamo arriva anche il biglietto del museo sospeso. Non ci si aspetterebbe niente di diverso, d'altra parte, da una città capitale della Cultura (nel 2023 con Brescia). E così il capoluogo orobico dal primo marzo lancia un'iniziativa che sa di ripartenza: un progetto di solidarietà che si pone come obiettivo quello di consentire a tutti di visitare il patrimonio culturale custodito nei musei della città. Anche a chi magari, da un punto di vista economico, avrebbe altre priorità. 

L'idea è semplice: chi accede ai musei di Bergamo può acquistare un biglietto in più per chi non può. "L'intento è quello di promuovere la partecipazione all’offerta culturale della città - fanno sapere dal Comune - sia essa artistica o scientifica, a un numero sempre più ampio di persone e facilitare l'accesso agli spazi museali a coloro che altrimenti ne resterebbero molto probabilmente esclusi". 

I beneficiari saranno infatti quei nuclei familiari in carico ai Servizi sociali che hanno l’esigenza o il desiderio di un’esperienza di questo tipo ma non possono sostenerne il costo. Sarà compito degli stessi Servizi sociali distribuire loro i biglietti donati in modo da garantire l’ingresso gratuito al museo con la massima discrezione.

"La povertà o la fragilità economica, che sta colpendo un numero sempre maggiore di famiglie della città anche a causa del persistere dell’emergenza sanitaria, si sta traducendo in un aggravamento dei divari sociali e in un peggioramento delle condizioni di povertà educativa di bambini e ragazzi. Per contrastare questa situazione è indispensabile agire attraverso un nuovo sistema integrato tra pubblico e privato, tra istituzione e cittadino, tra cittadino e cittadino capace di rileggere le nuove situazioni, formulare risposte anche inedite, trasformare una città in comunità - dichiara l’Assessora alle Politiche sociali Marcella Messina -. Credo molto in quest’iniziativa perché rappresenta la prima azione concreta di un progetto più ampio e interassessorile a cui stiamo lavorando proprio con l’obiettivo di attivare nuove dinamiche solidali, relazionali, culturali ed economiche così importanti per la nostra città in un’ottica di rinascita anche sociale". "Ogni cittadino ha diritto a partecipare alla vita culturale cittadina e ogni patrimonio pubblico, perché si possa definire veramente tale, deve garantirne l’accesso a tutti - afferma l’assessora alla Cultura Nadia Ghisalberti -. Il costo del biglietto, importante per assicurare la sostenibilità dei musei, rappresenta a volte un ostacolo alla fruizione culturale per le fasce di popolazione più deboli economicamente. Ricordo che comunque l’ingresso in tutti i musei della città è gratuito fino ai 18 anni di età".

I musei che hanno aderito

Museo Scienze Naturali; Museo Archeologico; Orto Botanico; Accademia Carrara; GAMeC (Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea); Palazzo del Podestà; Museo Donizettiano; Torre dei Caduti; Campanone; Rocca; Convento di San Francesco.