BergamoScienza guarda alle nuove generazioni

L'evento in programma dal 5 al 20 ottobre

Un'iniziativa delle passate edizioni

Un'iniziativa delle passate edizioni

Bergamo, 13 settembre 2019 - "BergamoScienza è uno dei migliori festival scientifici nel mondo: ha carattere internazionale e gratuito, accoglie chiunque di qualsiasi colore, età, provenienza. Vogliamo provare ad offrire un prodotto scientifico serio, certificato, comprensibile da tutti: la scienza è democrazia». Così Gianvito Martino, presidente del comitato scientifico, nel fotografare la 17ª edizione di BergamoScienza, dal 5 al 20 ottobre a Bergamo e provincia (per il ricchissimo e dettagliato programma: www.bergamoscienza.it).

Giovedì 12, a palazzo Mezzanotte a Milano, la conferenza di presentazione: eventi, laboratori, mostre, spettacoli, concerti e conferenze «per comunicare in maniera chiara e semplice i tanti rami della scienza – ha spiegato il presidente dell’associazione BergamoScienza Raffaella Ravasio –. Ci rivolgiamo soprattutto ai giovani: negli anni ci siamo resi conto dell’importanza di licei e università, ma anche di elementari e asili. Prima si parla ai ragazzi, prima si entusiasmano. Se tutti capissimo che siamo un solo popolo e che viviamo, almeno per ora, su un solo pianeta, forse ce ne prenderemmo più cura. Parleremo molto di sostenibilità, in tutti i sensi».

Presente anche il sindaco di Bergamo Giorgio Gori: «Uno straordinario investimento sulle nuove generazioni. La manifestazione è orgogliosamente bergamasca, ma anche un contributo culturale esteso a chiunque voglia partecipare. Tanti gli argomenti interessanti: in giro si sente parlare di green new deal, vediamo bene cos’è. Sono opinioni fondate su fatti verificabili, non pregiudizi o slogan che nel mio campo sono molto presenti».

Ambiente dunquema anche biologia e medicina, neuroscienze e intelligenza artificiale, la storia della scienza e il suo rapporto con la società. Inaugurazione sabato 5 ottobre alle 17 nel centro congressi Giovanni XXIII, alle 14.30 “La scuola in piazza” che vedrà la partecipazione di 48 istituti. Numeri d’impatto in ogni ambito: 16 edizioni, 25 Nobel ospitati (da Rita Levi Montalcini al 26° di quest’anno, il chimico Karl Barry Sharpless), 396 scuole protagoniste, 1.624.430 presenze, 34.099 volontari.

«Punteremo su contributi innovativi per evitare la retorica ed essere concreti – ha chiuso Martino –. Niente argomenti da dibattiti ideologici: non vogliamo far vedere la scienza che fa spettacolo, ma lo spettacolo della scienza».