Bergamo, sos del sindacato: "Povero uno su tre"

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Nessun pensionato è costretto a vivere con un assegno sotto i mille euro. La maggior parte delle pensionate invece se la deve cavare con un mporto mensile, lordo, che va dagli 593 euro agli 839. La differenza di genere tra chi non lavora (per anzianità) si accentua in provincia di Bergamo. Tra gli uomini, secondo la rilevazione Fnp-Cisl, non risultano assegni inferiori ai mille euro. L’altra faccia della medaglia sono le donne con più di 70 anni. è l’effetto - spiega il sindacato - di unl sistema pensionistico che non tiene conto di tutto il lavoro famigliare e di cura all’interno della famiglia, che in molti casi ha creato buchi contributivi.

"L’inflazione e il caro-spesa mettono ancora più in difficoltà queste persone, spesso sole, e che da sempre faticano a sbarcare il lunario – commenta Giacomo Meloni, segretario generale della categoria dei pensionati cisl di Bergamo. Un pensionato su tre, tra i 328mila della provincia, è in stato di povertà, o la raggiungerà prestissimo se non ci sarà un intervento utile a invertire la tendenza. Da tempo, sollecitiamo il governo a prendere decisioni rapide, il disagio sociale sta diventando estremo. Anche la legge sulla non autosufficienza deve diventare una priorità politica: per Bergamo si parla di almeno 10mila persone, e la politica deve darsi una mossa per questo segmento di popolazione, perché a rischio c’è la tenuta sociale del paese, e anche il sistema di welfare famigliare, che fino a oggi era garantito dai pensionati". L.B.