Bergamo rende omaggio a Giacomo Manzù a trent’anni dalla morte

Un mazzo di fiori ai piedi del monumento al Partigiano e una mostra online di opere che sono custodite in Gamec

Omaggio a Giacomo Manzù

Omaggio a Giacomo Manzù

Bergamo, 18 gennaio 2021 - Il 17 gennaio del 1991 ci lasciava uno dei più grandi artisti del Novecento, Giacomo Manzù, scultore di fama internazionale, che da tempo aveva scelto di abitare e lavorare ad Ardea (Roma), dopo aver lasciato la sua Bergamo, città con la quale aveva sempre avuto un rapporto forte e tormentato.

E Bergamo ieri ha voluto celebrare il trentennale della scomparsa del Maestro con due iniziative ufficiali, nonostante le restrizioni imposte dai decreti anti Covid: l’assessore alla cultura Nadia Ghisalberti, a nome dell’amministrazione comunale, ha deposto un fascio di fiori ai piedi del monumento al Partigiano in piazza Matteotti, che Manzù donò alla città in occasione del 25 aprile 1977; la Gamec-Galleria d’arte moderna e contemporanea, ha realizzato invece una mostra virtuale , che racconta la collezione che lo scultore stesso volle donare a Bergamo. Si tratta di un percorso online di otto minuti, guidato dalla storica dell’arte Marcella Cattaneo, "che ci consente di rivivere tutti i temi cari al Maestro, dalla famiglia alla figura femminile – dichiara l’assessore Ghisalberti – attraverso opere intense che rappresentano la sua preziosa memoria artistica".